giovedì, Aprile 25, 2024
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Deve pagare spese processuali dell’assassino della figlia, Agenzia delle Entrate annulla avviso per Rosa Polce

Rosa e Carmen Polce
Rosa e Carmen Polce

CASERTA- Rosa Polce non dovrà pagare le spese legali del processo a carico dell’assassino di sua figlia. L’Agenzia delle Entrate ha contattato la donna, vittima non solo della terribile tragedia familiare ma anche dell’accanimento della burocrazia, ed ha disposto l’annullamento in autotutela dell’avviso di liquidazione. La storia è salita alla ribalta quando Rosa Polce, madre di Carmen Polce, uccisa dal convivente nel 2005, si è vista recapitare dall’Agenzia delle Entrate un avviso di liquidazione dell’imposta – irrogazione delle sanzioni” di 7.517,50 euro.

In sede civile il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha condannato il responsabile del delitto a un risarcimento danni di centomila euro, cifra che l’uomo non può versare perchè nullatenente. Nella cartella inviata alla signora Polce, si legge  che “sono solidalmente obbligati al pagamento delle imposte tutte le parti in causa”. “E quindi, se l’assassino risulta nullatenente, come in questo caso “non solo la famiglia non ottiene alcun risarcimento, ma deve pagare allo Stato un’imposta di registro. Come dire che al danno si aggiunge anche la beffa.

Ma l’Agenzia delle Entrate è intervenuta prima esprimendo la propria solidarietà alla signora Polce e poi precisando che “il pagamento dell’imposta di registro è stato richiesto a tutte le parti del processo, come prevede la Legge, in quanto la Cancelleria del Tribunale non ha attivato la procedura per la registrazione a debito. In assenza di ciò, l’Agenzia non ha potuto fare altro che registrare la sentenza nei modi ordinari, notificando, quindi, l’avviso anche alla signora Polce”. In seguito l’avviso è stato annullato.

 

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