AVELLA- Domenica 7 dicembre accesso libero agli Antiquarium ed agli scavi grazie all’iniziativa sponsorizzata dal Ministero per i Beni culturali nell’ambito di un progetto di valorizzazione ambizioso che mira a presentare le attività intraprese dal dicastero e dalle singole soprintendenze nel corso del 2014. Domenica di cultura ed approfondimento, dunque, che consentirà anche a chi non è fruitore abituale di esposizioni e reperti archeologici di intraprendere un percorso orientato e spiegato nei musei della propria città. Una caccia ai tesori dell’archeologia locale. Di particolare interesse sono le manifestazioni organizzate ad Avella dove la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Avellino, Salerno, Benevento e Caserta, guidata da Adele Campanelli,dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 ha organizzato grazie alla supervisione della dottoressa Ida Gennarelli un percorso di visita strutturato seguendo la geografia archeologica del ricchissimo comune del Mandamento. Il tour vedrà come guide di eccezione i volontari del “Gruppo archeologico A.Maiuri” e partirà dai Monumenti romani della necropoli monumentale occidentale, in località Casale per poi toccare i più importanti monumenti di Abella.
La visita guidata terminerà in quello che è il fulcro del parco archeologico urbano, ovvero l’Anfiteatro romano da tempo entrato in un circuito di visibilità ben più ampio della provincia irpina grazie all’accordo tra Soprintendenza e Comune per l’utilizzo del sito per concerti e manifestazioni ludiche e culturali. Durante l’itinerario archeologico si potranno osservare una serie di testimonianze che documentano le principali fasi di occupazione di Abella dietà augustea, esibite attraverso una ricca documentazione di iscrizioni, resti di edilizia pubblica e privata, sculture in marmo che hanno consentito di ricostruire la topografia e la storia della città romana.
A rendere più interessante l’escursione nel patrimonio avellano, l’apertura per la prima volta di edifici privati che custodiscono edifici funerari. Avella costituisce infatti un vero e proprio museo a cielo aperto perché l’antico tessuto urbano insiste su quello attuale creando una dimensione parallela tra passato e presente che consente di ritrovare, in aree private, reperti dell’antichità. Infine, la visita prevede una piccola mostra di materiali lapidei d’età augustea, tra cui il ritratto di un principe giulio-claudio in marmo, restaurati ed esposti anche questi per la prima volta in occasione del Bimillenario della morte dell’imperatore (19 agosto 14 a .C.), nella Chiesa di San Pietro ed una selezione di opere inedite di pregio artistico, come il frammento della statua raffigurante un togato capite velato.
La giornata nazionale dell’archeologia, del patrimonio artistico e del restauro vedrà protagonista anche Nola. L’associazione Meridies ha deciso per l’occasione di commissionare la pulitura dell’epigrafe romana dedicata a Cn. Petronius Probatus, murata nella facciata della chiesa medioevale di Santa Maria Jacobi, un luogo simbolo del centro storico della città. Da anni questa importante testimonianza della storia di Nola risulta gravemente scempiata da una scritta ignobile. Domenica 7 dicembre alle ore 16.30 in Via Santa Chiara sarà presentata la pulitura dell’epigrafe. A seguire, presso il Museo Storico Archeologico di Nola, per la prima volta sarà possibile visitare il cantiere di restauro allestito per la “Madonna delle anime purganti”, il dipinto nolano al centro della raccolta fondi “Operazione Purgatorio” promossa da Meridies.