di Isabella Savinelli
Uscito nel 2010 a seguito di una campagna pubblicitaria molto coinvolgente, “La biblioteca dei libri proibiti” dello scrittore inglese John Harding ha effettivamente entusiasmato gran parte dei lettori e incantato la critica. A decretare il suo successo, uno sfondo di atmosfere magiche e inquietanti illuminate dal candore di una ragazzina curiosa, determinata e ammirevole.
Questo romanzo, ambientato nell’Inghilterra di fine ‘800, è narrato in prima persona dalla protagonista Florence, rimasta orfana di madre da piccola e poco dopo anche del padre. La sua famiglia è ormai composta soltanto da due persone: oltre a lei il fratellastro Giles, anche lui orfano. I due fratelli vivono della vecchia dimora Bithe House dello zio, un uomo d’affari che vivendo a New York è piuttosto lontano dalla vita dei due piccoli nipoti. Assume dei servitori, una governate e una giovane istruttrice a cui dà il completo controllo della casa e dei nipoti raccomandandosi di ridurre i contatti al minimo indispensabile e vietando alla piccola Florence un’istruzione: per lei leggere e scrivere sono vietati, come è vietato entrare nella biblioteca della casa. Le giornate dei due piccoli procedono tra giochi e corse in quell’enorme casa antica ma un giorno, giocando a nascondino, Florence entra per caso nella biblioteca e, spinta dalla curiosità tipica dei bambini, la scruta rimanendo stupita di quanti libri ci siano lì e di quante parole sconosciute ci siano su quelle pagine; prende quindi una decisione: imparerà a leggere e a scrivere da sola. Suo fratello poi partirà per andare a scuola e l’unica gioia di Florence sarà quella di nascondersi tra i libri. Un giorno farà la conoscenza di Theo, un ragazzo buono e malaticcio che, innamorato di lei, avrà la pretesa di andarla a trovare tutti i pomeriggi rendendole ancora più difficile la sua permanenza in biblioteca. Più cresce, più capisce che i libri sono la strada verso la libertà e meno riesce a starne lontana ma questa sua piccola felicità, viene minacciata da strani episodi che si imbattono in quella casa. Prima la morte tragica e inspiegabile della signorina Withaker, poi l’arrivo della nuova istitutrice del fratellino, una donna dura, che rende la vita di Florence un inferno. Per la ragazza vivere in quella casa, tra presenze evanescenti, album proibiti e segreti legati alla morte dei suoi genitori, diventa sempre più pericoloso.
Colpi di scena, apparizioni, presagi si mescolano in uno sfondo fatiscente e dai contorni gotici. John Harding con una scrittura accurata, evocativa, intrigante, inserisce nella trama man mano degli indizi che consentono al lettore attento di scartare tracce fuorvianti, elaborare teorie; il lettore entra nel vivo della materia narrata, si appassiona, prova le gioie e le paure di Florence attendendo con ansia un colpo di scena che, alla fine, manca o, se si coglie, lascia un po’ di amaro in bocca. In compenso, a rendere speciale questo libro, oltre agli intrecci misteriosi che tengono sulle spine il lettore e alle presenze vanescenti che lo scuotono, è sicuramente la purezza della protagonista che, con un candido urlo di libertà e sconfiggendo ogni paura puerile, combatte contro spettri e fantasmi, impara da sola a leggere e a scrivere, ad amare e a fare i primi passi verso la libertà, spogliandosi delle vesti di vittima innocente e indossando quelle di una piccola grande eroina.
TITOLO: La biblioteca dei libri proibiti
AUTORE: John Harding
EDITORE: Garzanti
ANNO: 2010
PAGINE: 255
PREZZO: 17.60 €
