NOLA – Il Nola stravince la sfida contro ‘i cugini’ del Cimitile. Una vittoria frutto di una prestazione maiuscola, con i vari Tufano, Di Biase, Sasso protagonisti assoluti. Si respira una bella aria negli spogliatoi, e non solo per le festività natalizie alle porte. Una vittoria e una prestazione del genere mancavano a Nola da un bel po’ di tempo.
QUI NOLA. E’ ovviamente soddisfatto a fine gara Giuseppe Acampora, allenatore dei bianconeri. “Abbiamo incontrato una buonissima squadra, che in classifica aveva tre punti in più di noi – commenta il tecnico del Nola – Noi siamo stati bravi e cinici, e al primo errore dei nostri avversari siamo riusciti a far gol. Poi è stato tutto più facile. Sono contento per il risultato ma nello stesso tempo consapevole che c’è ancora tanto lavoro da fare”. Peccato per gli infortuni di Sasso e Somigliato. “La pausa arriva al momento giusto – conclude – per entrambi si tratta di una ricaduta. Purtroppo sono inconvenienti che possono capitare, soprattutto quando arrivano giocatori in corsa e non puoi gestirli dal punto di vista atletico”.
Soddisfazione anche tra la dirigenza del Nola, con il presidente Roberta Della Gala che preannuncia altri rinforzi. “Finalmente una bella vittoria – commenta – Faccio i complimenti ai ragazzi e al mister. Per quanto riguarda il mercato posso dire che siamo sempre vigili. Abbiamo alcune trattative in ballo, l’obiettivo è quello di portare a Nola un centrocampista in grado di fare la differenza in questa categoria. E’ l’ultimo tassello che manca a questa squadra”.
QUI CIMITILE. Sponda opposta, mastica amaro Natale Minichini, tecnico del Cimitile. “Siamo partiti benino – commenta il mister – Poi abbiamo preso gol e non siamo riusciti a replicare. E’ mancata una reazione e questo non mi è proprio piaciuto”. Cimitile che, come il Nola, è in piena corsa per i playoff. “Onestamente agli spareggi non ci penso proprio – prosegue mister Minichini – Preferisco andare avanti partita dopo partita, poi si vedrà. Il campionato è solo a metà e tutto può ancora accadere, meglio restare con i piedi per terra”.
