sabato, Aprile 20, 2024
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Vaccini, scatta l’allarme dei medici: a Napoli in 100 mila aspettano

NAPOLI – Su una platea di 200 mila napoletani che avrebbero dovuto vaccinarsi, circa la metà non l’hanno ancora fatto. Uno stand by determinato dai timori per i decessi sospetti dopo i vaccini. In questi giorni gli studi medici sono affollati di persone che chiedono informazioni mentre chi avrebbe dovuto vaccinarsi preferisce aspettare. «I pazienti – evidenziano allarmati Saverio Annunziata e Giuseppe Tortora medici di famiglia dirigenti del Sumai medicina generale generale – rifiutano il vaccino anti influenzale a seguito di queste reazioni avverse con casi di decesso a seguito della somministrazione di alcuni vaccini provenienti da stock ritirati dalle Asl. I pazienti affollano i nostri studi ma solo per fare domande e chiedere notizie più dettagliate sulla eventuale pericolosità dei vaccini. Si preoccupano non solo per loro ma soprattutto per i loro familiari anziani rifiutandosi di essere vaccinati». «La campagna vaccinale prevedeva nel territorio dell’Asl Napoli 1 – spiega Annunziata – di vaccinare circa 200mila napoletani tra pazienti fragili, cardiopatici e pneumopatici,ma di questo passo la cifra scenderà notevolmente. È un serio rischio per questi pazienti non sottoporsi al vaccino, poichè le complicanze dell’influenza per loro potrebbero essere gravi». «La vera sindrome influenzale arriverà fra breve – spiega Tortora- tra dicembre e gennaio con sintomi di tosse, febbre e grossa astenia in alcuni casi il virus potrebbe attaccare le vie gastrointestinali. Adesso è una sindrome para influenzale con sintomi più lievi. L’influenza sarà molto contagiosa poichè i sintomi arrivano solo dopo 24 ore dal contagio. Esortiamo tutti i colleghi a fare opera di convinzione per proseguire la campagna vaccinale affinchè il timore non diventi panico e l’influenza non trovi scoperti le categorie a rischio». Annunziata evidenzia «lo sforzo notevole che stiamo facendo per cercare di far capire che è opportuno vaccinarsi. I casi che si sono verificati, peraltro, riguardano stock di vaccini forniti da azienda diversa da quella che li ha conferiti all’Asl Napoli 1». (ansa)

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