CIMITILE (Nello Lauro Il Mattino) – Ladri e maldestri. Doppiamente pericolosi. Restano, con tutta probabilità, a mani vuote e devastano un ufficio comunale. Succede all’Anagrafe del municipio di Cimitile che si trova al rione Iacp tra il comune delle basiliche paleocristiane e quello di Camposano, “visitato” ad inizio settimana da un manipolo di ignoti. Soldi e carte di identità in bianco, secondo le indagini coordinate dai carabinieri della compagnia di Nola agli ordini del maggiore Michele Capurso, gli obiettivi dei ladri che hanno aspettato le ore piccole e il luogo poco frequentato per organizzare il furto. Dopo aver divelto l’inferriata esterna dell’edificio si sono introdotti nell’anagrafe comunale e hanno azionato un flex per aprire un armadio che custodisce le carte di identità in bianco, le marche da bollo e l’incasso dell’ufficio. Mentre cercavano di aprire l’armadio però è accaduto l’imprevisto: si è creata una incandescenza che ha mandato a fuoco il mobile che custodiva tutto il materiale. In breve tempo le fiamme hanno divorato e incenerito le carte di identità, i soldi e le marche da bollo. Secondo quanto denunciato dai dipendenti comunali, che si sono accorti del misfatto all’apertura dell’ufficio l’indomani, i ladri si sono dati alla fuga senza poter portare via niente e distruggendo anche parte dell’arredamento. Ora i carabinieri stanno indagano sulle poche tracce lasciate dai maldestri malviventi e stanno cercando di individuare abitazioni o negozi che dispongono di sistemi di videosorveglianza. Particolare su cui stanno indagando i militari è il fatto che i ladri avessero puntato allecarte d’identità in bianco che vengono utilizzate dalla criminalità per fornire documenti d’identità a latitanti o per sfuggire ai controlli delle forze dell’ordine. Mentre in altri casi i documenti di riconoscimento sono stati utilizzati anche per poter incassare assegni pensionistici rubati. E’ il secondo rogo doloso nel giro di un mese a Cimitile: a dicembre ignoti si introdussero nella scuola media “Guadagni” rompendo una finestra con una spranga di ferro. Ingenti i danni: vetri rotti al piano terra e incendi al primo piano dell’edificio dove fu distrutto materiale amministrativo. Un rogo che provocò la chiusura forzata della scuola per due volte con lievi malori anche tra gli studenti.