venerdì, Marzo 29, 2024
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Da Palermo a Napoli per contrabbandare sigarette: multa di 146mila euro a malviventi

NAPOLI- Il contrabbando di tabacchi lavorati esteri, privi del marchio del Monopolio di Stato è una realtà che, prepotentemente, è nuovamente tornata alla ribalta, così come Napoli rappresenta un punto nevralgico per tale mercato illecito. Colpa della crisi economica e dei vertiginosi aumenti del costo del tabacco, il reato del contrabbando ha trovato terreno fertile per espandersi dopo che, per vari anni, era stato sconfitto a seguito dei serrati controlli di Polizia.

Due pregiudicati palermitani : Salvatore Immesi e Giampaolo Mattiolo, entrambi di 33 anni, due giorni fa, avevano preso alloggio in un albergo cittadino, certamente non per turismo. I due, infatti, erano giunti nel capoluogo partenopeo per approvvigionarsi  di “bionde”, da rivendere nel capoluogo siculo. A scoprire l’illecito traffico di tabacchi lavorati esteri, privi del marchio del Monopolio, è stata la Polizia di Stato- Commissariato “Vasto-Arenaccia”.

I poliziotti, nel corso dei normali servizi di prevenzione e controllo del territorio, hanno notato i due uomini in strada mentre parlavano con il conducente di un’autovettura Suzuki. Il conducente dell’auto, notato la Polizia, si è dileguato mettendo in allerta i due uomini, che sono fuggiti imboccando strade diverse. Gli agenti, senza perderli di vista,  hanno inseguito i due bloccando Immesi in Via Firenze e Mattiolo, che nel frattempo era entrato in un hotel della zona, mentre saliva le scale per dirigersi in una camera.

I due pregiudicati, giunti a Napoli  mercoledì 14, erano pronti a ripartire per far rientro a Palermo. I poliziotti hanno perquisito la camera dove alloggiavano, rinvenendo e sequestrando 44 kg di sigarette di contrabbando, per un totale 222 stecche, abilmente occultate dentro a 4 borsoni, nascosti dietro un armadio.

Sono stati arrestati e processati, stamani, con rito per direttissima e condannati rispettivamente, il primo  ad 1 anno e 6 mesi di reclusione, con il beneficio della sospensione della pena, mentre il secondo alla misura cautelare dell’obbligo di dimora a Palermo oltre al pagamento di una multa di 146mila euro.

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