ROCCARAINOLA- “E’ così difficile fare una legge per l’acqua pubblica che difenda gli italiani? Il referendum c’è stato ed ha dato l’esito che sappiamo anche in Campania. Ora dobbiamo restare uniti per questo obiettivo”. Queste le parole del sindaco di Roccarainola Raffaele De Simone, presente alla marcia del “No Gori Day” svoltasi sabato scorso a Napoli. Con lui, dall’area nolana, solo i sindaci di Cicciano Raffaele Arvonio ed il sindaco di Scisciano Edoardo Serpico. Assente le altre fasce tricolori del territorio nolano. Tra i primi cittadini presenti c’erano quelli di Roccapiemonte, Lettere, Sarno, Nocera Superiore, Pompei, Sant’ Antonio Abate, Fisciano, Portici, Castel San Giorgio, Angri.
La manifestazione, cui hanno partecipato almeno diecimila persone, è stata organizzata dalle associazioni e dai Comitati civici per chiedere in primo luogo l’annullamento delle richieste di arretrati fatturate da ottobre (e sospese sino al 28 gennaio prossimo dopo le proteste di istituzioni e utenti). Inoltre per ribadire il no alla gestione privatizzata. In prima fila, insieme ai sindaci, anche il Comitato civico “No Gori” di Nola che da anni si batte per l’acqua pubblica (Nola è stato il primo comune in Italia a indire un referendum per il servizio idrico pubblico nel 2009).
Il corteo contro la società che gestisce la fornitura idrica di 76 comuni (Nolano, Vesuviano, Agro nocerino sarnese: quelli che rientrano mell’Ato3 Sarnese- vesuviano) è stato un successo di partecipazione. Si attendano ora la risposta della Gori e soprattutto dell’ente d’ambito. Nel frattempo in questi giorni, secondo quanto riportato al giornalelocale da alcuni lettori, stanno proseguendo i distacchi dei contatori degli utenti morosi sia a Nola che a Marigliano. Tecnici della Gori starebbero staccando la fornitura di chi non ha pagato le bollette, una nuova emergenza sociale.
