venerdì, Aprile 19, 2024
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Nola, fondi della Regione per chi non può pagare l’affitto: ecco chi e come può averli

NOLA- Flora Beneduce, consigliere regionale della Campania, ha annunciato il sostegno agli inquilini che non pagano l’affitto per morosità incolpevole.  “Il sostegno- ha dichiarato-  va dai 3 ai 6 mila euro all’anno per coloro che non hanno più potuto pagare il canone di locazione e ora rischiano di restare senza un tetto. Il provvedimento è stato adottato prima con un decreto dirigenziale e poi perfezionato con una deliberazione di Giunta regionale. I Comuni hanno ora trenta giorni di tempo per effettuare i bandi di ricognizione utili a censire la platea dei beneficiari. A questo punto, interviene la Regione, che procederà al riparto tra i comuni”.

Tra le amministrazioni che avranno questa possibilità ci sono anche Nola, Marigliano, Pomigliano insieme ad altri grandi centri ad alta tensione abitativa (Acerra, Afragola, Arzano, Bacoli, Brusciano, Caivano, Cardito, Casalnuovo di Napoli, Casandrino, Casavatore, Casoria, Castellammare di Stabia, Forio, Frattamaggiore, Frattaminore, Giugliano, Gragnano, Grumo Nevano, Ischia, Marano, Marigliano, Massa Lubrense, Melito di Napoli, Monte di Procida, Mugnano di Napoli, Napoli, Nola, Palma Campania, Piano di Sorrento, Poggiomarino, Pomigliano d’Arco, Pozzuoli, Qualiano, Quarto, Sant’Antimo, Sant’Antonio Abate, Sorrento, Vico Equense, Villaricca, Volla).

Il provvedimento è rivolto a coloro che sono sotto sfratto perché non hanno più potuto pagare l’affitto a causa di un’improvvisa riduzione del reddito. Per accedere ai fondi, i richiedenti non devono avere un reddito superiore a 35mila euro e devono essere realmente sotto sfratto per morosità. Inoltre, devono aver regolarmente registrato il contratto di locazione, devono abitare nella casa oggetto di rilascio da almeno un anno, e non devono possedere nessun’altra abitazione in cui poter vivere. A ciò si associano le caratteristiche proprie dei cosiddetti inquilini morosi incolpevoli: aver perso il lavoro per licenziamento, aver subito una consistente riduzione dell’orario di lavoro o essere in cassa integrazione ordinaria e straordinaria, aver cessato attività di tipo libero-professionale, essere gravemente ammalato o aver patito infortuni o aver subito il decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato la contrazione del reddito.

La selezione dei beneficiari avverrà mediante la formulazione di una graduatoria da parte dei Comuni in funzione crescente del valore ISEE dell’anno precedente a quello di riferimento. A parità di punteggio sarà data priorità agli ultrasettantenni, ai minori presenti in casa, ad un’invalidità accertata per almeno il 74%, a casi in cui si sia in carico ai servizi sociali o alle Asl per progetti assistenziali individuali, ai nuclei familiari senza fonte di reddito.

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