venerdì, Aprile 19, 2024
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Caos-Forza Italia dopo elezione Mattarella, Russo: votato scheda bianca

Paolo Russo (Forza Italia)
Paolo Russo

ROMA- Forza Italia nel caos dopo l’elezione di Sergio Mattarella a presidente della repubblica. L’indicazione di voto era la scheda bianca. Il no di Berlusconi al voto all’ex ministro Dc che si dimise quando fu approvata la legge Mammì (quella che permise la nascita delle reti Mediaset) era scontato. Ma non tutti i forzisti hanno risposto “obbedisco” e la dispersione di voti si è sentita allo spoglio, quando al neo presidente sono stati attribuiti 665 voti. Molti di piĂą di quelli che erano stati previsti. Insomma, una parte di Forza Italia ha aiutato l’elezione dell’ultimo dei Mohicani della Democrazia cristiana.

Tra i traditori non c’è il deputato Paolo Russo, che spiega: “Ho votato convintamente scheda bianca: lo avevamo deciso l’altro giorno in occasione della riunione dei grandi elettori di Forza Italia alla presenza del presidente Silvio Berlusconi. L’ho fatto per rispondere al “dinamismo” spregiudicato e pericoloso di Renzi che passa da #enricostaisereno, alla legge elettorale approvata al Senato grazie ai voti determinanti di Forza Italia fino all’ aut aut #silvioprendereolasciare”.

Russo non contesta la personalitĂ  politica arrivata al Quirinale: “Nulla contro Sergio Mattarella, anzi. PersonalitĂ  degnissima ed uomo delle istituzioni, adeguato a svolgere il delicato compito di Presidente della Repubblica in questa difficile stagione. Non ho biasimato i colleghi di Area popolare (Ncd – Udc) per il repentino dietrofront, probabilmente bene hanno fatto ad evitare un inutile strappo istituzionale. Montava, infatti, la pelosa vulgata che il Ministro dell’Interno non potesse non votare il presidente della Repubblica. In realtĂ  Ä— vero l’esatto contrario: è il Presidente del Consiglio che non può non concordare con il Ministro dell’Interno e con gli alleati il nome del candidato Presidente della Repubblica. Ma tant’è ed Ä— evidente che adesso o Alfano si inventa qualcosa oppure Renzi sarĂ  pronto a scaricarlo alla prima curva”.

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