giovedì, Aprile 18, 2024
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Commise omicidio nel 2012, arrestato latitante

Dell'AnnunziataNAPOLI-  La Polizia di Stato è impegnata da tempo in attività info-investigative esperite sul dilagante e recrudescente fenomeno delle piazze di spaccio, in particolare all’interno del noto  rione popolare conosciuto ormai come il “Parco Verde” di Caivano (NA).          Alla luce del disorientamento causato dall’incisiva azione giudiziaria che ha determinato nuovi equilibri venutisi a creare su quel territorio subito dopo l’arresto del capoclan Antonio CICCARELLI e di diversi suoi affiliati, operati dalla Polizia di Stato nello scorso mese di dicembre, in funzione dell’individuazione dei nuovi possibili soggetti gerenti degli affari illeciti su quell’area, l’attenzione investigativa della Squadra Mobile si è focalizzata nei confronti del pregiudicato Raffaele DELL’ANNUNZIATA, 24 anni di Caivano, latitante, poiché destinatario di ben due provvedimenti cautelari.          Il primo individua precise responsabilità relativamente all’omicidio di Modestino PELLINO, esponente di vertice dell’articolata coalizione camorristica attiva sul territorio di Afragola, vittima di un agguato occorso nel luglio 2012 a Nettuno, dove si trovava sottoposto alla misura della Sorveglianza Speciale della Pubblica Sicurezza. Il secondo provvedimento cautelare, più recente, risalente al dicembre 2014, individua DELL’ANNUNZIATA tra i promotori di un sodalizio dedito attivamente allo smercio di sostanza stupefacente all’interno del Parco Verde.          Il predetto è univocamente ritenuto dai vari organi investigativi un soggetto di vertice del citato consorzio criminale, in grado di reggerne le fila e di organizzarne le strategie programmatiche nonostante il suo status giuridico, sicuramente coadiuvato da fiancheggiatori esterni alla propria famiglia.          L’attività esperita dalla Squadra Mobile della Questura di Napoli a seguito di mirate attività ha consentito di individuare il covo ove il latitante aveva trovato rifugio ed il suo potenziale fiancheggiatore.  Sulla scorta di attività dinamiche esperite sul territorio, avuta la ragionevole certezza che il latitante aveva trovato rifugio in un’abitazione del comune di Caivano, nelle prime ore di oggi, gli agenti hanno fatto irruzione nell’appartamento, che comunque risultava protetto da un sistema di telecamere a circuito chiuso e da un cancello di ferro posto sul ballatoio, che anticipava la porta blindata dell’abitazione.          La perquisizione, che ha dato esito positivo per quanto attiene il rintraccio e quindi l’arresto del ricercato, documentava ragionevolmente la stabile presenza del soggetto presso quell’abitazione.          Ritenendo altrettanto assodata l’opera prestata dalla proprietaria dell’abitazione al ricercato, assolutamente funzionale agli interessi del medesimo e quindi del sodalizio criminale di provenienza, la stessa è stata deferita in stato di libertà per il reato di favoreggiamento personale, aggravato dall’art. 7 L. 203/91, vale a dire per aver commesso il fatto al fine di agevolare l’associazione camorristica.

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