giovedì, Aprile 25, 2024
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Doppio omicidio di Giugliano, fermato presunto colpevole

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Le vitiime

GIUGLIANO- C’è un presunto colpevole per il duplice omicidio di Giugliano. Si tratta di un giovane, R.A. le sue iniziali, fioraio incensurato conosciuto dalla coppia e che ieri è stato sottoposto a fermo di indiziato dalla polizia. Il misterioso delitto di Luigi Simeone, tassista, e della moglie Immacolata Assisi, entrambi 50enne, ha sconvolto Giugliano e l’intera Campania per le modalità e per il luogo in cui sono stati ritrovati i corpi, una discarica in una ex cava. I due sono stati uccisi a colpi di pistola. Le ipotesi iniziali degli inquirenti, ovvero che si sia trattato di duplice omicidio e non di omicidio suicidio, sono state confermate anche grazie al ritrovamento di alcuni sms. Non ancora chiaro il movente.

Domenica mattina, 19 aprile,  una prostituta ha trovato un taxi con gli sportelli chiusi nei pressi di una scarpata. Sulla vettura e a terra, tracce di sangue che conducevano verso la scarpata. La donna ha subito avvertito la polizia, che una volta giunta sul posto ha scorto sul ciglio del burrone il corpo di una donna, risultato poi essere quello di Immacolata Assisi. I corpi senza vita in una scarpata  Per recuperare il cadavere è stato chiesto l’intervento degli speleologi, che durante le operazioni hanno individuato a poca distanza anche il corpo senza vita di un uomo. Era quello di Simeone, con due fori di proiettile alla testa. Uno solo, invece, il foro, sempre alla testa, riscontrato sulla donna. Si cerca la pistola  Nei pressi del taxi, di proprietà di Simeone, i poliziotti hanno trovato sette bossoli calibro 7,65. Nessuna traccia però della pistola. Alle ricerche ha preso parte anche l’Esercito, che nella zona è impegnato nell’ambito dell’operazione Terra dei Fuochi. Quella dove è avvenuto il ritrovamento, infatti, è un’area che i militari conoscono bene in virtù del loro impegno sul fronte della lotta allo sversamento illecito dei rifiuti. Descritti come una coppia tranquilla  La coppia, originaria di Napoli, si era trasferita in una palazzina di tre piani a Melito, comune non molto distante da Giugliano in Campania. Luigi e Immacolata non avevano figli e la loro morte ha gettato nello sconcerto chi li conosceva, soprattutto i tassisti di Napoli che descrivono Luigi Simeone come un uomo tranquillo ed estremamente pacato.

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