venerdì, Aprile 19, 2024
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Nola, il branco ha ripreso il pestaggio di Vaslav: nel gruppo anche una donna

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Uno dei nostri articoli linkato sui social di Chi l’ha visto

NOLA-  (di Bianca Bianco e Nello Lauro) “Sono stato circondato da sei o sette ragazzi, giovani, tra loro una donna. Mi picchiavano e dicevano che dovevo andare fuori dall’Italia, uno di loro registrava e ridevano”. Sono le parole di Vaslav B., il clochard che per tanti giorni abbiamo ribattezzato Sasha quando ancora ritenevamo necessario tutelare la sua privacy. Vaslav, in Italia da 10 anni, originario della Repubblica ceca è stato intervistato nel servizio andato in onda ieri sera a Chi l’ha visto, popolarissima trasmissione di Rai Tre che si occupa di casi di cronaca e di scomparsi. La sua storia, il pestaggio subito la notte del 17 marzo nella casetta abbandonata della stazione di Nola, è stata raccontata da Veronica Briganti e Lilly Viccaro Theo della redazione del programma di Federica Sciarelli. Nel servizio, in cui sono stati intervistati anche i testimoni Saverio Napolitano e Peppe Mugione che quella sera intervennero durante il pestaggio e poi soccorsero il senzatetto, sono stati ripercorsi gli aspetti salienti di una vicenda inquietante e su cui non si è fatta ancora chiarezza nonostante gli articoli che la nostra testata on line ha scritto. Una storia su cui la Procura di Nola ha aperto un fascicolo contro gli ignoti sebbene, secondo fonti del giornalelocale.it, i sei ragazzi, tutti di Nola, sarebbero stati già individuati.

LE NOVITA’– Vaslav è lucidissimo e sebbene non parli ancora benissimo italiano sa raccontare cosa è accaduto quella sera. E la sua testimonianza riaccende i riflettori sulla pista che ilgiornalelocale ha indicato per primo, quello dell’agguato xenofobo. “Mi dicevano che dovevo andare via dell’Italia- racconta ed aggiunge un particolare che fa rabbrividire: “Mi registravano mentre mi picchiavano”. Dunque esiste un video, una ripresa del pestaggio? Inoltre nel branco sarebbe stata presente anche una ragazza. Tutti, dice il clochard, ridevano mentre veniva bastonato senza pietà. Un pestaggio durante il quale ha subito la frattura di tibia e perone di entrambe le gambe e delle braccia. Proprio ieri è stato sottoposto all’intervento al polso sinistro, perfettamente riuscito.

LE INDAGINI– A sedici giorni dalla vicenda, sappiamo che c’è un fascicolo della Procura di Nola sul caso contro ignoti ma altre informazioni ufficiali non ci sono. Di certo, il branco non è più invisibile e diversi ragazzi sono stati ascoltati dalla polizia. Al momento però non c’è alcun provvedimento. Eppure del caso si parla moltissimo a Nola anche grazie ai nostri articoli, come ha sottolineato l’inviata di Chi l’ha visto mostrando le foto e gli articoli dedicati dalla nostra testata alla drammatica storia di Vaslav- Sasha.

LA SOLIDARIETA’– La città di Nola, finita sulla tv nazionale per un fatto così deprecabile, ha però potuto anche dimostrare il grande cuore di chi in questi giorni si è preso cura di Vaslav. A partire dai medici e dalle infermiere dell’ospedale Santa Maria della Pietà che hanno adottato il clochard, fino alle associazioni ed i semplici cittadini che si sono presi a cuore la sua situazione come la professoressa De Sena, intervistata anche lei da Rai Tre. Uno spaccato di umanità che fa bene all’anima, in una vicenda di cronaca che annienta i buoni sentimenti anche perché Vaslav è un ragazzo completamente solo che attraverso Chi l’ha visto ha potuto anche rivolgere un appello al papà Stanislav che non vede da sei anni.

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