venerdì, Aprile 19, 2024
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Fallimento Campania Felix, Nola ricorre in appello per evitare il ‘disastro’

NOLA-(di Bianca Bianco)  Il Comune di Nola ‘resiste’ al fallimento di Campania Felix. L’ente di Piazza Duomo, come preannunciato all’indomani della dichiarazione di fallimento della ex Multiservizi nolana, ha deciso di opporsi alla sentenza numero 30 emessa l’8 aprile dal giudice fallimentare del Tribunale di Nola Giuseppa D’Inverno. I motivi dell’appello sono racchiusi sostanzialmente in una questione, che attiene alla natura della ex società per azioni costituita nel 2002 ed entrata in liquidazione nel 2012. In base a quanto vergato dal giudice in circa tre pagine della sentenza, Campania Felix è soggetta a fallimento perché si tratta di una “società mista con potenziale partecipazione pubblico- privata” la cui natura giuridica di ente privato soggetto a fallibilità “non è mai stata contestata”. Secondo i giudici Campania Felix non è una società in house, cioè pubblica,  perché già lo statuto lo qualifica come “società privata a prevalente partecipazione pubblica” e con oggetto sociale complesso perché non si è occupata solo di espletare servizi pubblici come la raccolta rifiuti per gli enti soci ma anche di attività strumentali,  come la manutenzione dell’arredo urbano,  per enti non soci (vietato dal decreto Bersani del 2006).

Le contestazioni del Comune di Nola, che saranno espresse nel reclamo dall’avvocato Parrella incaricato dall’ente, riguardano proprio questo aspetto fondamentale. Se per il Tribunale di Nola Campania Felix è una società mista e quindi soggetta a fallimento, per Nola si tratta di una “società in house providing” in quanto “articolazione della pubblica amministrazione” e quindi non soggetta a fallimento. Basandosi su questa argomentazione, Nola ha deciso di presentare reclamo (è l’unico socio che lo fa) contando sulla divisione delle spese con gli altri (Tufino, socio di maggioranza, Saviano, San Vitaliano, Visciano, Mariglianella).

Una situazione che si fa sempre più intricata e complessa, dunque. Per i soci è necessario  arrestare la curatela che comporterebbe l’aggressione dei beni degli enti gravati da debiti verso Campania Felix. Tanto per fare un esempio, stando alla documentazione prodotta nell’ampio fascicolo del fallimento, Nola deve alla Spa 5 milioni 502mila euro,  Saviano ne deve 199.691, Cicciano 16.402, San Vitaliano 299.501, Tufino 988.418, Visciano 215.156, Casamarciano 129.917, Mariglianella 824.272.

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