giovedì, Aprile 18, 2024
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Smog, ecco altre due centraline nel Nolano: il caso San Vitaliano sul New York Times

NOLA- Due nuove centraline per il monitoraggio delle polveri sottili. Dopo Casamarciano, cittadina in cui la scorsa settimana l’Agenzia per l’ambiente ha installato un presidio mobile nei pressi dell’unica cava attiva sul territorio, San Vitaliano ottiene la predisposizione, da parte dell’università Federico II, di due rilevatori di Pm10: uno al confine con Marigliano e l’altro con Nola. Sul territorio sanvitalianese insiste già una centralina, quella i cui dati hanno sconvolto la cittadinanza negli ultimi mesi. Stando alle rilevazioni, infatti, San Vitaliano in molteplici occasioni ha superato i livelli di smog di metropoli super inquinate come Pechino: in particolare ha sforato i limiti imposti dalla legge e la soglia di ‘tolleranza’ delle polveri sottili per ben 114 giorni, più di Milano (86 giorni) e di Napoli (59). Livelli allarmanti che hanno determinato la mobilitazione degli ambientalisti e della stessa amministrazione Falcone. Il ‘caso’ San Vitaliano è finito su tutti i giornali, non ultimo addirittura il New York Times. Il quotidiano statunitense si è occupato della ordinanza con cui il primo cittadino Antonio Falcone ha disposto che le pizzerie si adeguino alle normative e adottino impianti di abbattimento in grado di eliminare minimo l’80% delle polveri sottili se non vogliono lo spegnimento dei forni. I pizzaioli potranno adeguarsi entro il 31 marzo. Il provvedimento sindacale ha scatenato la curiosità dei cronisti, prima quelli della anglosassone Bbc e poi del New York Times che si sono occupati della vicenda dal punto di vista dell’osservatore straniero che vede uno dei simboli dell’Italia, la pizza, associato all’inquinamento ed alla cattiva qualità dell’aria, caratteristiche che vedono la Campania tra le maglie nere in Europa.

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