venerdì, Marzo 29, 2024
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Camorra, Belen e Aida Yespica nel book dei boss

NAPOLI- I boss del clan degli scissionisti erano affascinati dal mondo dello spettacolo, in particolare dalle soubrette più in vista che agognavano avere, a suon di decine di migliaia di euro, tra gli ospiti delle proprie feste, come “regalo” a importanti narcotrafficanti con i quali erano in affari. E, per farlo, avrebbero ottenuto addirittura da un loro uomo fidato un book nel quale figuravano le foto di Belen, della sorella Cecilia, di Valeria Marini e di altre belle donne del jet set. Alcuni degli affiliati, inoltre, avrebbero anche assistito ad alcune trasmissioni televisive tra il pubblico in studio, con l’intercessione di Matteo Garrone, regista del film Gomorra. É lo scenario che emerge dai verbali di alcuni interrogatori a collaboratori di giustizia depositati oggi al Tribunale del Riesame di Napoli e relativi a una maxi operazione della DDA del capoluogo campano contro il narcotraffico e il riciclaggio di denaro “sporco”. Un’operazione che ha portato, lo scorso 27 gennaio, a 11 provvedimenti cautelari nei confronti di persone ritenute organiche al clan. Le vicende riferite dai collaboratori di giustizia che, peraltro, dicono di averle apprese da terzi, risalgono ad alcuni anni fa e le feste, viene ancora sottolineato dai pentiti, per varie ragioni, non sono mai state organizzate. Inoltre, le soubrette tirate in ballo non sarebbero mai state contattate e i fatti riferiti dai pentiti non hanno comunque alcun rilievo penale. Centrali secondo i pentiti, sarebbero le figure di Raffaele Stanchi, uomo di fiducia dei boss del clan Amato-Pagano, che gestiva importanti piazze di spaccio a Scampia e flussi di cocaina, con un volume d’affari da 15-20 milioni di euro al mese. A consegnare il book fotografico al boss Cesare Pagano, nel suo covo, sarebbe stato, sempre secondo i pentiti, proprio Stanchi, ucciso brutalmente a fine gennaio 2012, insieme al suo autista. A parlare del book è, tra gli altri, Biagio Esposito: una serie di foto in bianco e nero, stampate da un computer, tenute insieme con una spilla. Tra queste foto figuravano, riferisce ancora il collaboratore di giustizia, anche quelle di Belen Rodriguez, Sara Tommasi, Susanna Petrone, Cecilia Rodriguez, Barbara Guerra, Ana Laura Ribas e Valeria Marini. A dare una mano agli affiliati al clan per le comparsate in tv, riferiscono ancora i collaboratori di giustizia, era, invece, Matteo Garrone. Grazie a lui tre affiliati e le rispettive mogli avrebbero preso parte, tra il pubblico, alla trasmissione “I Raccomandati”. “Tramite Garrone entravamo tra il pubblico senza pagare”, dice agli inquirenti Esposito secondo il quale qualche pusher del clan fece anche la parte del killer in alcune scene di Gomorra, un film che, secondo loro, non si sarebbe potuto girare a Scampia senza il benestare del clan. Uno dei pentiti parla anche di uno spogliarello che Fabrizio Corona avrebbe fatto in occasione della festa per i 18 anni della figlia di un boss. Una vicenda che però, l’uomo avrebbe appreso da terzi. E molte delle vicende di cui parlano, vengono apprese da altre persone e non vissute direttamente. I contatti con persone appartenenti al mondo dello spettacolo e affiliati al clan passavano anche attraverso Marco Stanchi, fratello di Raffaele. In un’intercettazione telefonica la convivente di quest’ultimo, Fabiana, parla con sua madre della possibilità di andare a “C’è posta per te”. “Senti – dice la madre di Fabiana… ma perché… come facevi a passare da Maria De Filippi…non potevi neanche passare…”. Fabiana risponde: “eh…vabbè… si parlava con qualcuno no?”. La madre replica: “ah…eh…brava hai ragione”. Fabiana, a questo punto risponde: “figurati se Matteo Garrone non riusciva a farmi andare su canale 5”. (ANSA)

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