venerdì, Marzo 29, 2024
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Omicidio di Saviano, in cella tre uomini: Franco e Domenico uccisi per un debito

SAVIANO- Una giornata lunghissima, piena di tensioni ed aspettative. In serata le risposte che due comunità cercavano da una settimana: sono stati fermati i tre presunti autori dell’omicidio di Francesco Tafuro di Saviano e Domenico Liguori di Somma Vesuviana, avvenuto l’11 febbraio scorso. Si tratta di Eugenio D’Atri di Somma Vesuviana, Nicola Zucaro di Casalnuovo ma domiciliato a Ponticelli e di Domenico Altieri di Saviano. Secondo gli inquirenti sarebbero i responsabili dell’omicidio dei due gestori di una sala scommesse trucidati con tredici colpi di pistola in via Olivella a Saviano. Un delitto maturato nell’ambiente delle scommesse. Il possibile movente dell’agguato mortale sarebbe un debito di gioco non saldato alle due vittime che erano da un paio di anni titolari del centro scommesse a Somma Vesuviana. Ai fermi si è giunti dopo una giornata di interrogatori iniziata all’alba. Prima i controlli e le perquisizioni tra Saviano, Somma, Ponticelli, Casalnuovo. Poi i carabinieri hanno ascoltato decine di persone, tra i quali i presunti autori del delitto. Una attività frenetica conclusasi solo in serata quando sono stati notificati i tre fermi e D’Atri, Altieri e Zucaro sono stati portati in carcere a Poggioreale. I carabinieri hanno sequestrato anche una moto, quella su cui i killer si sarebbero mossi per mettere a segno il raid sanguinario, ed alcuni indumenti. A incastrare i fermati sarebbero state le immagini di una telecamera di sorveglianza a Piazzolla di Nola e i tabulati telefonici. Il trasferimento in carcere di D’Atri, Altieri e Zucaro è avvenuto ieri sera intorno alle 21: i carabinieri hanno scelto di attraversare con le auto con a bordo i tre indagati sia Saviano che Somma Vesuviana, le città dei due ragazzi. Centinaia di persone hanno accolto l’arrivo del corteo di automobili tra gli applausi, una euforia arrivata dopo sette giorni di tensione e sfociata anche, a Saviano, in una fiaccolata per Franco e Domenico. Nei prossimi giorni i tre fermati saranno ascoltati dinanzi i magistrati della direzione distrettuale antimafia che ha coordinato le indagini, solo la settimana prossima si avranno le eventuali convalide degli arresti.

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