Per la morte di Marco Vannini, ucciso da un colpo di pistola in casa della fidanzata a Ladispoli, sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di concorso in omicidio volontario con dolo eventuale la stessa Martina Ciontoli, i suoi genitori, Antonio Ciontoli e Maria Pezzillo, e il fratello di lei, Federico. A giudizio anche la fidanzata di quest’ultimo, Viola Giorgini, per omissione di soccorso. Antonio Ciontoli, sottufficiale della Marina Militare, dovrà rispondere anche di omessa custodia di armi. Lo ha deciso al termine dell’udienza preliminare il gup del Tribunale di Civitavecchia , che ha accolto tutte le richieste del pm Alessandra D’Amore e fissato la prima udienza del processo per il 23 maggio. “E’ solo un inizio, corro a portare un fiore sulla tomba di Marco”, è stato il primo commento della madre, che da “Chi l’ha visto?” ha denunciato con il suo legale, avvocato Celestino Gnazi, i tanti dubbi sulla vicenda, convincendo i magistrati che meritavano di essere approfonditi in un processo. (chilhavisto)
