mercoledì, Aprile 24, 2024
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Cicciano: caos concorsi, l’attacco di Forza Italia: “Saranno espletati?”

CICCIANO- Tiene ancora banco, a Cicciano, la querelle legata ai tre concorsi per impiegati comunali finiti nell’occhio del ciclone. Anche la politica si interessa della vicenda ed è Forza Italia, con un pubblico manifesto, a chiedere all’amministrazione: “I concorsi saranno espletati o si alimentano solo false speranze”. La questione è nota. Sono tre i concorsi organizzati con apposito bando dall’ente di Corso Garibaldi ( due per direttivo contabile, uno per direttivo amministrativo). I tre sono stati convocati una prima volta, poi il dirigente comunale ha riaperto i termini, poi la giunta guidata da Arvonio si riunisce e delibera un atto di indirizzo rivolto al dirigente al Personale che ha bandito i tre concorsi chiedendo di fatto di “valutare” le “criticità” riscontrate nelle procedure concorsuali e, quindi, di prendere in considerazione l’annullamento perché la pubblicazione dei bandi è avvenuto a soli 5 giorni dalla scadenza del termine di presentazione delle domande. Infine  Arvonio ha revocato con decreto sindacale numero 8/2016 il rapporto di lavoro con il funzionario del Personale Giuseppe Iandolo. “Cosa è successo di così grave da indurre il sindaco a passare dalla difesa di ufficio al licenziamento del dottor Iandolo? Quali equilibri si sono rotti?- si legge  in una nota del circolo ciccianese di Forza Italia- Questi concorsi saranno espletati?”.

L’attacco di Forza Italia non si ferma però alla querelle concorsi, ma si estende all’intero operato del sindaco e dell’amministrazione: “Ricordiamo solo belle promesse e niente altro”. Critiche alla nuova piazza (“Uno spazio aperto nel quale in barba alle disposizione della soprintendenza degli organi preposti è stata fatta una mera sostituzione senza l’apporto di alcun elemento architettonico”) ed alla ex vicesindaco Maria De Riggi (oggi presidente del consiglio comunale): “In due anni e mezzo non abbiamo memoria di una sua iniziativa degna di nota”. “Da primato” infine il rimpasto che ha visto ex assessori conservare le deleghe anche da consiglieri: “Gli ex assessori D’Avanzo, Corrado e Dell’Anno non hanno voluto lasciare le deleghe: l’ennesimo ricatto nei confronti del sindaco? L’ennesima prova di debolezza?”.

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