venerdì, Aprile 19, 2024
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Concorsi a Cicciano, sindaco “licenzia” funzionario al Personale

CICCIANO – Il caos concorsi a Cicciano si arricchisce di un nuovo capitolo. Il primo cittadino Raffaele Arvonio ha revocato con decreto sindacale n.8/2016 il rapporto di lavoro con il funzionario del Personale Giuseppe Iandolo.  Nell’atto si sottolinea che “persistono delle notevoli perplessità riferite alla rispondenza dei concorsi banditi (direttivo contabile e direttivo amministrativo) rispetto alla deliberazione di giunta 26/2013 con la quale si avviavano procedure di mobilità per posizione direttivo contabile apicale e direttivo amministrativo non apicale”. “Sussiste quindi – si legge nel documento – un interesse pubblico concreto alla revoca dei bandi di concorso al fine di evitare impugnazioni dei bandi e/o successivi atti della procedura e la formazione di un contenzioso che impedirebbe all’ente di soddisfare in tempi ragionevoli le proprie necessità organizzative e funzionali”. Il prossimo step dell’amministrazione potrebbe e dovrebbe essere la sospensione dei tre concorsi in atto, cosa non ancora avvenuta. Un vero e proprio pasticcio.

I CONCORSI- I concorsi che sono stati banditi nei mesi scorsi sono tre. Il 28 settembre 2015 è stato bandito quello per un posto di istruttore contabile, categoria C. Il 5 ottobre 2015 è stato bandito quello per la copertura di un posto di direttivo amministrativo, categoria D e lo stesso giorno è stato indetto quello per la copertura di un posto di direttivo contabile, categoria D. La prima ‘peculiarità’ salta fuori poco dopo l’emanazione dei bandi: per tutti e tre si dispone la riapertura dei termini. In particolare: il concorso da contabile viene bandito il 28 ottobre, pubblicato in Gazzetta ufficiale (come previsto per legge) il 20 ottobre 2015, poi il dirigente responsabile riapre i termini dal 23 novembre 2015 al 24 dicembre 2015. Il concorso da direttore amministrativo viene bandito il 5 ottobre, pubblicato in Gazzetta ufficiale del 23 ottobre 2015 e poi il dirigente riapre i termini dal 23 novembre 2015 al 24 dicembre 2015. Il terzo concorso da direttivo contabile viene bandito il 5 ottobre, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 23 ottobre 2015 e anche in questo caso vengono riaperti i termini dal 23 novembre 2015 al 24dicembre 2015. Quindi il 23 novembre 2015, dopo la riapertura dei termini, vengono (ri)pubblicati i tre bandi , ma la pubblicazione avviene a cinque giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle domande di partecipazione. Un tempo breve, brevissimo, per poter consentire a tutti di sapere dei concorsi, preparare i documenti, partecipare. Ed è qui che nasce l’inghippo, che smuove la stessa maggioranza guidata dal sindaco Raffaele Arvonio.

IL CASO- Alla vigilia dello svolgimento del primo concorso, la giunta guidata da Arvonio si riunisce e delibera un atto di indirizzo rivolto al dirigente al Personale che ha bandito i tre concorsi, chiedendo di fatto di “valutare” le “criticità” riscontrate nelle procedure concorsuali e, quindi, di prendere in considerazione l’annullamento. I motivi addotti dall’esecutivo Arvonio sono due: la pubblicazione dei bandi è avvenuta a soli cinque giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle domande di partecipazione. E quindi, si legge nella delibera di giunta numero 24, “la tardività della pubblicazione dei bandi sulla Gazzetta Ufficiale e nonostante la regolare pubblicazione all’Albo Pretorio e sul sito istituzionale del Comune, integra la fattispecie di violazione di legge”, legge che prevede sia necessario che la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale rispetti il termine di trenta giorni dalla scadenza del termine di presentazione delle domande. Vengono presentate anche tre diffide (il 9, 10 ed 11 febbraio), ma le procedure concorsuali vanno avanti e vengono convocate le commissioni esaminatrici.

LE TRATTATIVE- A questo punto il caso in Comune è già scoppiato. E la maggioranza tenta di correre ai ripari. Si legge testualmente dalla delibera che “alcuni membri del gruppo di maggioranza hanno, quindi, intrapreso, a seguito delle predetti diffide, studi e trattative con il Responsabile dell’Ufficio in questione” ed il sindaco in persona chiede un parere al legale di fiducia dell’ente che scrive: “Sarebbe preferibile annullare i predetti bandi di concorso e procedere nuovamente alla contestuale pubblicazione dei medesimi all’Albo Pretorio, sul sito istituzionale dell’ente e sulla Gazzetta Ufficiale come per legge”. A suffragare il parere, anche le sentenze: “La giurisprudenza costante del giudice amministrativo ed in particolare del Consiglio di Stato ritiene in ogni caso che per l’assunzione la pubblicità deve essere adeguata e come per legge: “la mancata pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana di un bando di concorso contrasta insanabilmente con l’art.4 del D.P.R. 9 maggio 1994 n.487” (CDS. Sentenza n. 871/2010)”. Scatta quindi una corsa contro il tempo e una ‘battaglia’ tra la maggioranza e gli uffici comunali, per arrivare ad un eventuale annullamento dei concorsi.

LA DELIBERA- Un annullamento che, con atto di indirizzo, la Giunta di fatto propone al responsabile del personale di “valutare” al fine di tutelare quei principi di trasparenza e di pubblicità che devono sempre caratterizzare gli atti della pubblica amministrazione e che ritengono che in questo caso siano stati violati. A nulla vale che ci siano già dei concorrenti e che una delle prove sia iniziata, per la giunta il provvedimento non va a ledere gli interessi dei partecipanti, perché non ci sono vincitori.

Ora il licenziamento del funzionario da parte del sindaco ma la storia potrebbe riservare ancora altri colpi di scena.

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