venerdì, Marzo 29, 2024
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Cimitile, ufficio tecnico conteso: Tar boccia Comune

CIMITILE- Ufficio tecnico comunale di Cimitile: tutto da rifare. Il Tribunale amministrativo della Campania ha accolto il ricorso dell’architetto Michele Papa e bocciato la riorganizzazione dell’ufficio tecnico. La sezione quinta del Tar si è pronunciata sulla controversia che va avanti ormai da diversi mesi tra il professionista e il Comune, condannando anche l’ente al pagamento delle spese. I giudici amministrativi hanno dato ragione al professionista che dal 2001 era al vertice dell’ufficio tecnico comunale e che da luglio 2015 era stato spostato nel settore “Ambiente ed Ecologia”. Per i magistrati l’ente avrebbe dovuto, prima di affidare l’incarico di capo dell’Ufficio tecnico, fare una ricognizione delle professionalità interne e poi eventualmente bandire una selezione pubblica scegliendo il nuovo professionista non in maniera fiduciaria ma secondo titoli ed esperienza effettiva.

La vicenda contrappone l’architetto Papa, da almeno 15 anni a capo dell’ufficio tecnico del paese, e la giunta comunale guidata dal sindaco Francesco Di Palma e comincia dal luglio del 2015 quando, con una serie di provvedimenti sfociati in un bando di selezione l’esecutivo appena eletto stravolge l’organizzazione del personale dell’ente. In base a questi atti, viene selezionato l’architetto Giovanni Morra per essere a capo dell’area lavori pubblici e edilizia privata, mentre Papa viene affidato ad una sub area, scorporata dall’ufficio tecnico, che si occupi di ambiente ed ecologia. Dopo queste decisioni Papa ricorre al Tar contestando tutto l’iter che ha portato allo scorporamento dell’Ufficio tecnico ed alla nomina di un nuovo professionista. Secondo l’architetto Papa l’ente prima di nominare un esterno avrebbe dovuto effettuare una ricognizione dei professionisti già al servizio del Comune ed avrebbe dovuto effettuare una selezione vera e propria e non un mero colloquio motivazionale.  Censure accolte dal tribunale amministrativo che ha invece bocciato le eccezioni sollevate dall’ente. Per i togati l’ente comunale avrebbe dovuto prima verificare le professionalità interne e poi eventualmente bandire una selezioni pubblica “previa determinazione dei criteri di valutazione dei requisiti “di comprovata esperienza pluriennale e specifica professionalità nelle materie oggetto dell’incarico” e non basata  “sulla generica valutazione dei curricula dei candidati e di un non meglio precisato “colloquio motivazionale”. Bocciata anche la suddivisione dell’Ufficio tecnico in due sub aree, in conclusione il Tar ha annullato tutti gli atti impugnati da Papa condannando il Comune di Cimitile alle spese.

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