Fare un “click” sul “Mi piace” al link su internet che nuoce all’immagine del datore dell’azienda può costare caro. È l’incredibile vicenda processuale accaduta ad un lavoratore e raccontata da Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Il fatto riguarda un agente di polizia penitenziaria che è intervenuto nel thread su un suicidio in carcere in cui sono stati scritti commenti duri. La sezione del Tar Lombardia con l’ordinanza 246/16 ha stabilito il principio secondo cui il dipendente che sul social network interviene in un thread mette in imbarazzo l’amministrazione datrice dal momento che gli utenti di fb hanno postato «commenti riprovevoli» sulla vicenda; il tutto mentre il lavoratore non ha tolto subito il like, come ben avrebbe potuto, sottolineano i giudici. L’agente penitenziario è stato sospeso.

Sospeso dal lavoro per un “mi piace” ad un post su Facebook
Redazione GLMag 11, 2016Strano ma veroCommenti disabilitati su Sospeso dal lavoro per un “mi piace” ad un post su Facebook
Aricolo PrecedenteSorvegliato speciale sorpreso con gli amici e denunciato
Articolo SuccessivoGigli, polemiche sul contest annullato ma la Fondazione affida il progetto
Articoli correlati
Nuovo ‘down’ mondiale per Facebook, WhatsApp e Instagram
Redazione GLOtt 04, 2021
Leggi la notiziaCommenti disabilitati su Nuovo ‘down’ mondiale per Facebook, WhatsApp e Instagram
Casamarciano, dimissioni sindaco De Stefano: campagna social e marcia di solidarietà
Redazione GLAgo 04, 2021
Leggi la notiziaCommenti disabilitati su Casamarciano, dimissioni sindaco De Stefano: campagna social e marcia di solidarietà
Pratica scorretta su pedaggi, Antitrust: multa da 5 milioni per Autostrade
Redazione GLMar 26, 2021
Leggi la notiziaCommenti disabilitati su Pratica scorretta su pedaggi, Antitrust: multa da 5 milioni per Autostrade