giovedì, Marzo 28, 2024
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Avella: attesa per Ornella Vanoni all’anfiteatro

AVELLA (Bianca Bianco-Il Mattino) – Una classe “senza fine”. Ha compiuto appena ieri ottantadue anni e si prepara a calcare con immutata eleganza il palco del Pomigliano Jazz. Stasera alle 21 Ornella Vanoni, inossidabile stella della canzone italiana, sarà all’Anfiteatro Romano di Avella per una tappa del suo “Free Soul” tour, incastonata da Onofrio Piccolo, direttore artistico della rassegna jazz, nel cartellone di appuntamenti musicali che anche quest’anno percorrono la Campania tra note, gastronomia e cultura. Nata il 22 settembre del 1934, l’artista milanese è sulla scena dagli anni Cinquanta quando si affermò come attrice del “Piccolo” di Milano e “cantante della mala”. Le doti vocali particolarissime le hanno poi permesso di abbracciare stili musicali completamente diversi, dal soul alla bossanova,dal pop italiano al repertorio degli chansonnier francesi fino al jazz. Un percorso artistico e personale che porterà in scena questa sera nel sito archeologico tra i più suggestivi d’Irpinia, accompagnata dal trio che la segue nelle tappe del suo tour: Roberto Cipelli al pianoforte, Bebo Ferra alla chitarra e Piero Salvatori al violoncello. A precedere l’esibizione di Ornella Vanoni sarà il trio della pianista Armanda Desidery che con Guido Russo al basso e Gianluca Brugnano alla batteria presenterà il nuovo album “La Stanza dei Colori”, le cui tracce saranno proposte dal vivo. L’ultimo progetto musicale di Ornella Vanoni, “Free Soul”, nasce dall’incontro della cantante con Paolo Fresu, trombettista che nel 2015 la convinse a portare in scena melodie bossanova contaminate dal jazz. Nel corso della serata verranno proposti diversi momenti “a sorpresa”, in realtà già svelati ma che non mancheranno di stupire il pubblico,come la voce del poeta e compositore brasiliano Vinicius de Moraes che in apertura dello spettacolo si sentirà recitare dei versi. Un omaggio all’artista scomparso 36 anni fa e coautore dell’album “La voglia la pazzia l’incoscienza l’allgeria”, album inserito dalla rivista RollingStone tra i cento più belli della musica italiana. Nella scaletta sarà presente anche almeno un brano in napoletano, non una novità per l’artista tra le più rappresentative della cultura meneghina che non ha però mai disdegnato la canzone partenopea né la collaborazione con artisti di Napoli come Enzo Gragnaniello, che per lei ha scritto nel 1999 “Alberi”. Con il concerto di Ornella Vanoni il Comune di Avella celebra il suo quarto “anniversario” con il Pomigliano Jazz. Una collaborazione iniziata nel 2012,quando Onofrio Piccolo individuò nell’anfiteatro romano, sito del primo secolo avanti Cristo, la location adatta per il suo progetto: utilizzare la musica per promuovere i territori e promuovere la musica di nicchia (e non solo) grazie alla scelta di luoghi spettacolari. Dopo gli Incognito e Mario Biondi, Ludovico Einaudi e George Benson, Ornella Vanoni suggella in maniera straordinaria una alleanza culturale importante che unisce Avella ad altre località come Cimitile, il Vesuvio, Ottaviano, in un percorso non solo musicale ma anche enogastronomico e turistico. Il Pomigliano Jazz quest’anno è stato già in Irpinia, nella sua tappa di apertura il 9 settembre quando ha fatto vibrare il ritmo del batterista Jeff Ballard nella piazza antistante Palazzo Caravita a Sirignano. L’edizione numero 21 del festival di Onofrio Piccolo si chiuderà domani a Terzigno nel Museo “Emblema” con l’esibizione del Trio di Salerno (Guglielmo Guglielmi, Aldo Vigorito e Sandro Deidda) che presentano il progetto “Tre”,composto da inediti e cover di autore.

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