giovedì, Aprile 18, 2024
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Incendi dolosi nel Baianese, fiamme raggiungono il castello di Avella

AVELLA (Bianca Bianco-Il Mattino)- Fiamme dolose alimentate dal vento. Lingue di fuoco che hanno pericolosamente lambito anche l’antico castello di Avella. E’la stagione degli incendi nel Baianese, nell’ultima settimana interessato da decine di interventi di vigili del fuoco e corpo forestale dello Stato oltre che delle protezioni civili dei singoli paesi. Una stagione che sta mettendo a rischio il già fragile ecosistema della zona ma che ieri stava per mettere in pericolo proprio uno dei simboli più noti dell’intera valle, il mastio di epoca normanna di proprietà del Comune di Avella che oggi ospita eventi in costume e rassegne musicali. L’allarme è scattato intorno alle 15,30 quando il fumo bianco ha circondato la torre più bassa della fortezza facendo temere chi osservava dal paese che il rogo avesse già raggiunto i ruderi. E’ bastata una prima segnalazione per mettere in moto la macchina della Protezione civile di Avella, coordinata dall’architetto Pasquale Maiella. I volontari e gli operai della Comunità montana hanno presto raggiunto la collina e sono saliti sin sulla cavallerizza per impedire alle fiamme di attingere il sito. Un lavoro durato diverse ore e reso difficilissimo dal vento che in questi giorni sta spazzando il Baianese dando alimento alle fiamme. Gli uomini impegnati nelle delicate operazioni hanno spento i focolai e messo un “muro” umano tra le fiamme e il prezioso castello i cui lavori di restauro sono recenti. Ma l’allarme incendi non ha riguardato solo la collina dominata dalle mura fortificate perché tutti il mandamento sta subendo in questi giorni i danni di più roghi, tutti appiccati dall’uomo. In sette giorni, dal 29 agosto al 4 settembre, gli interventi segnalati al Corpo forestale dello Stato in zona sono stati sette: sei incendi boschivi ed uno non boschivo, con circa 14 ettari distrutti. Ieri invece sono stati tre in poche ore i roghi segnalati. Oltre quello di Avella, sono stati richiesti interventi anche a Sirignano e Quadrelle. Le fiamme hanno avvolto le coltivazioni in località Tre Castagni a Sirignano nel primo pomeriggio di ieri, nell’identico posto in cui si era scatenato un incendio solo un giorno prima. Nella vicina Quadrelle l’incendio è scoppiato in località Ponte Acquaserta. Sull’origine di questi episodi ci sono pochi dubbi: dietro c’è la mano di piromani, gli stessi che infiammano ogni anno le estati sulle montagne e le colline della zona. In alcuni casi si è trattato di roghi di sterpaglie e residui vegetali non controllati, ed accesi nonostante sia in vigore il divieto assoluto imposto dalla regione Campania fino al venti settembre. In altri casi invece vi è una vera e propria strategia piromane dietro le combustioni che stanno distruggendo irreparabilmente la flora montana. Giornate di super lavoro per chi ogni giorno è impegnato nella lotta contro gli incendi, come gli agenti del Corpo forestale e i volontari dei singoli nuclei di protezione civile. Domenica per domare le fiamme a Mugnano e Sirignano si è reso necessario l’intervento di un elicottero della Forestale che con grande difficoltà e dopo diverse ore è riuscito spegnere le fiamme.  Una quotidiana ed impari battaglia contro chi devasta il territorio.

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