NOLA- Tre allagamenti in pochi mesi ed una situazione che diventa sempre più insostenibile. Il grido di allarme arriva da via XI settembre 1943 a Nola, piccola strada in cui ieri i residenti hanno subito danni e disagi a causa dell’esondazione dell’alveo Casamarciano. Il canale dei regi lagni, ostruito da erbacce e spazzatura, ha rotto gli argini e l’acqua, fetida e fangosa, ha invaso le poche case della stradina che si trova a due passi da piazza D’Armi, ad un tiro di schioppo dal centro della città. “Sistematicamente- raccontano i residenti- a seguito di ogni pioggia torrenziale, le acque dell’alveo Casamarciano percorrono centinaia di metri e invadono cantine, case, terreni coltivati. Risale allo scorso settembre il primo allagamento, proprio ieri invece c’è stato il terzo. Non c’è modo di arrestare le acque fetide e cariche di liquami. Detriti e spazzatura, trasportati dalle acque, si spargono ovunque. Per non parlare dei topi e di tutti gli altri insetti. Ci siamo più volti rivolti alle autorità, le solite promesse da mercante, tutto fumo e decisamente niente arrosto”. Una situazione da terzo mondo: le piogge stagionali, quelle leggermente più intense, causano disagi a non finire come mostrano le nostre foto. Una condizione per la quale i residenti chiedono “visibilità”: “Dateci voce, siamo stanchi di tutto questo”.