venerdì, Marzo 29, 2024
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Camorra controllava appalti: 8 arresti nel Baianese

AVELLA- Controllavano l’assegnazione di appalti pubblici con la compiacenza di funzionari, ma anche attraverso minacce. Otto persone sono destinatarie di una misura cautelare, emessa dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, per i reati di estorsione, rifiuto in atti d’ufficio, detenzione illegale di armi, turbata liberta’ degli incanti con l’aggravante del metodo mafioso. I carabinieri del comando provinciale di Avellino hanno fatto scattare il blitz all’alba, dopo mesi d’indagine su un’organizzazione che agiva tra Avellino, Baiano, Mugnano del Cardinale e Avella. Si tratta di pregiudicati, imprenditori e liberi professionisti. Gli arrestati sono Carmine Libertino, ingegnere dell’Ufficio tecnico del Comune di Baiano; Vincenzo Noviello, architetto di Baiano; Bernando Natale, imprenditore  residente ad Avella (tutti ai domiciliari); Girolamo Miele ed Antonio Guerriero (già in carcere), Luigi Esposito (tutti di Avella) e Giovanni Sanseverino di Mugnano.

Questa mattina i  carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Avellino hanno dato esecuzione all’Ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere e degli arresti domiciliari emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli nei confronti di 7 persone. L’ordinanza   è  stata  emessa   al  termine   di  approfondite   indagini   effettuate  nel procedimento aperto a seguito degli omicidi di Miele Fortunato e Basile Francesco avvenuti rispettivamente in Baiano il 31 luglio 2013 e a Sperone il 22 novembre 2013.

Nell’ordinanza è scritto che nel corso dell’attività investigativa l’attenzione degli inquirenti si èconcentrata -tra gli altri- sulla persona di Antonio Guerriero e Girolamo Miele. Sulla base delle prime risultanze acquisite venivano autorizzate le operazioni di intercettazione telefonica relativamente alle loro utenze, oltre che nei locali  della Solare Costruzioni s.r.l. (ditta di Guerriero). Grazie alle intercettazioni gli inquirenti hanno scoperto in tempo reale la materiale commissione di gravi delitti (sequestro di persona a scopo estorsivo e detenzione cii armi da sparo, aggravati dall’utilizzo del metodo mafioso, per i quali Guerriero e Miele sono stati prima arrestati e poi condannati alla pena di anni 20 di reclusione), per altro verso di ricostruire il ruolo e lo spessore criminale degli indagati Guerriero e di Miele e le attività criminali da loro ideata e commesse. La progressiva  estensione  delle  intercettazioni  consentiva  di  individuare  i  soggetti vittima di estorsione e di altri delitti, delineando l’esistenza di un qualificato quadro indiziario in merito a più fatti di reato contestati a Guerriero e Miele e ad altri soggetti, pregiudicati, imprenditori, liberi professionisti, pubblici ufficiali,  loro collegati, tra luglio 2013 (omicidio di Miele Fortunato) e marzo 2015 (detenzione illegale di armi).

In effetti, le indagini effettuate dopo la commissione dei fatti di sangue, costituite da numerose attività di intercettazione telefonica e ambientale, da testimonianze di persone a conoscenza dei fatti e dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, da accertamenti, dai servizi sul territorio e dai riscontri documentali, hanno poi fornito gli elementi per accertare e individuare le dinamiche adottate da un  nuovo gruppo criminale  costituito di recente nel territorio baianese, capace di controllare i paesi di Avella, Baiano e comuni limitrofi e di condizionare l’operato della Pubblica Amministrazione nei suddetti comuni allo scopo di ottenere l’aggiudicazione di appalti pubblici e imporre il monopolio della fmnitura del calcestruzzo coartando le ditte fornitrici e delle imprese edili, nonché di accertare la commissione di diversi reati-fine (corruzione, turbativa d’asta, estorsioni, usura, detenzione illegale di armi, tutti aggravati dall’utilizzo del metodo mafioso) da parte degli indagati. Questa nuovo sodalizio armato è stato battezzato dai  suoi fondatori con il nome “Nuovo ordine di zona”, dedito alla commissione di una pluralità di reati contro la persona e contro il patrimonio al fine di acquisire -appunto­ il controllo delle attività economiche nello specifico settore delle imprese edili sia negli appalti privati sia negli appalti pubblici.

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