martedì, Aprile 23, 2024
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Cicciano, opposizione ad Arvonio: Dimettiti, non hai più la maggioranza

CICCIANO- “Arvonio dimettiti”. Lo chiedono i quattro consiglieri di opposizione Felicia Delle Cave, Giovanni Capolongo, Giuseppe Tarantino ed Aniello Capolongo. Con un duro documento, i quattro consiglieri attaccano l’attuale maggioranza Arvonio dopo quanto accaduto nei giorni scorsi: la revoca degli assessorati a Pizza ed Ardolino e la ratifica delle dimissioni di Dell’Anno da delegato al Bilancio. Una sfiducia ai tre “ribelli”della maggioranza che coincide con la crisi politica dell’amministrazione ciccianese. “Gli ultimi avvenimenti che hanno coinvolto Arvonio e la sua residuale maggioranza- scrivono i consiglieri di minoranza-  fanno trasparire chiaramente che questi personaggi sono convinti di poter disporre a proprio piacimento dello stato di diritto, agendo nella più completa impunità, questo impone a tutti l’assunzione di responsabilità senza giochi e tatticismi a geometria variabile. Questo non è consentito quando in gioco vi è l’ immagine della nostra Cicciano. Arvonio a nostro parere ancora una volta si dimostra un burattino manovrato da improvvisati pupari che antepongono interessi e vendette al trasparente governo della nostra Cicciano”.

Secondo l’opposizione, dopo la sfiducia ai tre ormai ex componenti della squadra di governo “Arvonio non dispone più di una maggioranza. considerato infatti che sin dai primi mesi dopo le elezioni la consigliera Vassallo si è sempre dichiarata all’opposizione di questa maggioranza e aggiunti i tre consiglieri Aniello Pizza, Antonio Ardolino e Nicola Dell’Anno, vittime dell’ultima epurazione, perché rei di aver anteposto l’interesse generale sulla questione cimitero, e sommati i 5 consiglieri eletti all’opposizipne (Tarantino, Delle Cave, Aniello Capolongo, Amato, e Giovanni Capolongo), Arvonio e la sua giunta sono in minoranza. Esiste un solo modo per fare chiarezza nel rispetto delle istituzioni e dell’elettorato: convocare immediatamente il Consiglio Comunale e in quella sede verificare alla luce del sole se Arvonio dispone ancora di una maggioranza, che a conti fatti non esiste, tranne eventuali convergenze innaturali e che non troverebbero alcuna  giustificazione se non quella degli interessi personali. Dopo di che si dimetta e ponga fine a questa sceneggiata che va avanti da tre anni con gravi danni per tutti”.

A scatenare l’attuale situazione, secondo i consiglieri di minoranza, sono state due questioni in particolare: quella del cimitero comunale e del piano urbano comunale. Argomenti su cui i tre “epurati” si erano espressi in dissenso: “Non si può non ritenere inquietante – scrivono- l’uso dell’arma della revoca solo per punire l’espressione di un dissenso e se tale situazione dovesse perdurare, ci si domanda quale idea si possano fare i cittadini della legittimità democratica. Sicuri che gli organi dello Stato interverranno al fine di non consentire l’uso distorto del potere a chi sembra non riconoscere alcun limite derivante dall’osservanza delle leggi. Auspichiamo che a questi atti (cimitero-Piano Urbano Comunale) e ad altri la magistratura voglia dedicare la sua attenzione”.

“Le nostre attività di opposizione- concludono-  sono finalizzare alla tutela del bene comune liberi da condizionamenti e giochi di posizionamenti attuali e futuri.  Riteniamo che Cicciano ha bisogno di essere amministrata non da vecchia/nuova politica. Ma solo e semplicemente da uomini e donne che hanno a cuore l’interesse generale. Esprimiamo ferma condanna all’uso strumentale di qualsiasi mezzo anonimo per fini di parte ribadendo che l’unico luogo in cui fare chiarezza resta il consiglio comunale”.

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