NOLA- Ente idrico Sarnese Vesuviano, ecco tutti gli eletti. In fascia A (Comuni superiori ai 30mila abitanti): Massimo Pelliccia (Casalnuovo), Manlio Torquato (Nocera Inferiore), Bernardo Califano (Pagani), Roberto Falcone (Angri), Gaetano Ferrentino (Sarno)risultano eletti per la lista 1 “Comuni per l’acqua pubblica”. Per la lista numero 2 (Pd- Forza Italia) risultano eletti Antonio Pannullo (Castellammare), Antonio Spierto (Torre del Greco), Giuliana di Fiore (Ercolano), Giuseppe Capone (Castellammare), Giorgio Zinno (San Giorgio a Cremano), Felice Rainone (Nola), Giosuè Starita (Torre Annunziata), Giuseppe Barbati (Nola), Vincenzo Esposito (Marigliano), Pasquale Piccolo (Somma Vesuviana). Per i Comuni tra 5mila e 30mila abitanti sono stati eletti Andrea Pascarelli (Roccapiemonte), Raffaele De Simone (Roccarainola), Franco Gioia (Fisciano), Edoardo Serpico (Scisciano), Vincenzo Fiengo (Cercola) per la lista numero 1 “Comuni per l’acqua pubblica” e per la lista Pd-Forza Italia risultano eletti Andrea Viscovo (Volla), Giuseppe Cuomo (Sorrento), Raffaele De Luca (Trecase), Leo Annunziata (Poggiomarino), Saverio Carillo (San Giuseppe Vesuviano), Giuseppe Scotto (Castello di Cisterna), Liberato Staiano (Massa Lubrense), Aristide Rendina (Striano), Alfonso Manfuso (S. Antonio Abate). Peri Comuni sotto i 5mila abitanti è stato eletto Manolo Cafarelli, sindaco di San Paolo Belsito.
Critico il consigliere comunale di Nola Vincenzo Iovino che sottolinea: “Nola aveva presentato tre candidati non nolani, ovvero Giuseppe Barbati, Ciro Attanasio e Felice Rainone. Evidentemente il sindaco Biancardi, che pure fece campagna elettorale sull’acqua pubblica, non ha a cuore questo argomento tanto caro invece ai suoi concittadini. Perché non si è candidato o ha fatto candidare qualcuno di Nola?”. Soddisfazione da parte di Raffaele De Simone, eletto nella rete dei sindaci per l’acqua pubblica: “L’accordo Pd- Forza Italia è un pastrocchio che non tutela i cittadini. Con il gruppo di sindaci favorevoli all’acqua pubblica faremo di tutto affinché sia rispettato l’esito del referendum e siano tutelati gli utenti”.
