venerdì, Aprile 19, 2024
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Ospedale di Nola, De Luca inaugura la nuova Rianimazione. E scoppia la polemica

NOLA –  “All’ospedale di Nola dopo l’iniziativa a Casal di Principe. E’ stata una mattinata di grande importanza, anche con un grande valore simbolico per entrambi gli eventi. Siamo venuti all’ospedale di Nola per fare anche una operazione-veritĂ : quell’immagine fatta circolare all’inizio del mese, con i pazienti accuditi sul pavimento, ha ferito tutti noi ma di fatto ha falsificato la realtĂ ”. Così il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che ieri si è recato in visita all’ospedale “Santa Maria della PietĂ ”. “Di fatto è stato il solito gioco mediatico: dire che in quelle foto c’è la Campania della sciatteria, dell’inefficienza e degli incompetenti. Rispetto a quello che accaduto abbiamo assunto una posizione di durezza e rigore. Non vanno cercati capri espiatori ma abbiamo avviato un’indagine e trarremo le conclusioni del caso. Era doveroso, e quanto alla contrapposizione con il personale sanitario, anche qui ho direttamente riconfermato a loro, dopo averlo fatto sin dal primo momento – ma non è stata raccontata così – che medici e infermieri vanno solo ringraziati per il lavoro che svolgono qui e negli ospedali della regione e soprattutto nei pronto soccorso”. “A Nola abbiamo inaugurato un reparto di assoluta eccellenza, la nuova Rianimazione è l’emblema di quello che è davvero oggi questo fondamentale presidio ospedaliero, che diventerĂ  un polo importante che copre un territorio di 600mila abitanti. Abbiamo qui attrezzature all’avanguardia e in quest’ospedale ci saranno altri segni di attenzione, come l’adeguamento di altri reparti, due nuove sale operatorie e posti letto in piĂą: da 106 passeremo a 130 ma pensiamo di collocare qui altri cento posti letto realizzando una nuova ‘piastra’”, conclude De Luca.

LA PROTESTA DEI SINDACATI – Protesta sindacale ieri all’esterno dell’ospedale di Nola da parte degli iscritti all’Usb (Unione sindacale di base) che hanno atteso l’arrivo del presidente della Giunta regionale, Vincenzo De Luca, per consegnargli un documento nel quale ”si denunciano i mali della sanitĂ  in Campania”. A De Luca – a Nola per inaugurare il nuovo reparto di Rianimazione dopo la pubblicazione on line delle foto con i pazienti assistiti sul pavimento del Pronto Soccorso – i sindacalisti hanno chiesto un tavolo di confronto per esporre le loro istanze. ”Tra le richieste dell’Usb – si legge nella nota del sindacato – l”internalizzazione’ dei numerosi servizi affidati dalle Asl a ditte esterne, una scelta – denunciano – che negli anni ha mostrato di favorire solo precarietĂ , lavoratori sottopagati e senza garanzie, e clientelismo, chiamata diretta e pilotata di lavoratori interinali dalle agenzie”. ”L’ospedale che lei oggi visita – ha detto a De Luca uno dei sindacalisti durante il breve incontro lungo il viale della struttura – è stato tirato a lucido per l’occasione da addetti alle pulizie che non vengono pagati da mesi”.

POLEMICHE DI FI E M5S – “Affermare come fa il governatore Vincenzo De Luca che lo scandalo dei malati curati per terra nell’Ospedale di Nola è un’immagine falsificata della realtĂ  è grave: offende chi è stato costretto a ricevere le cure sul pavimento e i dirigenti medici che sono stati sospesi dal servizio e minacciati di licenziamento. La veritĂ  è che ancora una volta questo governo regionale ha testimoniato improvvisazione e la piĂą completa inadeguatezza”. Così il gruppo di Forza Italia del Consiglio regionale della Campania commentando le dichiarazioni rilasciate dal governatore Vincenzo De Luca. “L’azione di un anno e mezzo di governo De Luca in sanitĂ  si riduce a un continuo taglio di nastri”. Lo dice il capogruppo del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino, che annuncia nel corso del Consiglio regionale della Campania fissato per oggi la presentazione insieme ai componenti del gruppo del M5S Luigi Cirillo, Maria MuscarĂ  e Gennaro Saiello, di una mozione dove s’impegna la giunta alla riapertura del pronto soccorso del presidio ospedaliero di Pollena Trocchia. “L’ennesimo – continua il comunicato – è delle ultime ore a Nola, in cui De Luca ha inaugurato il reparto di rianimazione dell’ospedale Santa Maria della PietĂ . Ma il tagliatore di nastri non inganna piĂą nessuno: spiegasse ai cittadini campani perchĂ© in un anno e mezzo di governo si ricorda solo oggi, e solo dopo lo scandalo Nola, di inaugurare un reparto pronto da molti anni e mai partito. La veritĂ  è una sola: De Luca in tema sanitĂ  sta mostrando tutta la sua confusione e incapacitĂ . A pagarne le conseguenze sono i cittadini, privi di una vera e tempestiva assistenza sanitaria. Non è un caso che per una visita di controllo di Endocrinologia a un cittadino l’Asl Napoli 2 Nord abbia dato appuntamento a novembre prossimo”. “E’ impensabile rispondere alla domanda di assistenza sanitaria di 600mila abitanti, provenienti anche dall’Agro Sarnese, dal Vesuviano, dall’Avellinese, dall’Acerrano – prosegue – solo con il pronto soccorso dell’ospedale di Nola”. “Con 107 posti letto il presidio nolano non è sufficiente a garantire l’assistenza e le cure ai cittadini – sottolinea Ciarambino – occorre immediatamente riattivare il pronto soccorso dell’ospedale di Pollena così da decongestionare stabilmente le attivitĂ  del presidio ospedaliero di Nola”. “Ciò che è accaduto nell’ASL Na 3 sud è assurdo – denuncia – i grandi manager di De Luca hanno trovato la soluzione al sovraffollamento dei pronto soccorso: bloccare i ricoveri ordinari, cioè lasciare un milione di persone senza assistenza sanitaria, con l’effetto di far crescere a dismisura le liste d’attesa giĂ  infinite”. “Con la nostra mozione affermiamo con forza un concetto contrario – aggiunge Ciarambino – se i pronto soccorso sono affollati è perchĂ© l’offerta sanitaria è insufficiente e va potenziata”. “Ribadiamo ancora di essere in attesa che il presidente De Luca si assuma le proprie responsabilitĂ  – conclude Ciarambino – ora che è dimostrato che le colpa del disastro Nola non sono dei medici, contro cui lui si era vergognosamente scagliato, ci dicesse chi sono i responsabili e cosa ha fatto il ‘suo’ direttore generale dell’Asl Napoli 3 sud”.  (Ansa)

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