PORTICI – “Ha abbandonato la sua città a metà mandato per inseguire una poltrona romana, lasciando Portici coi conti in rosso, un bel numero di guai giudiziari in sospeso e una cifra indefinita di annunci e progetti rimasti al palo. Oggi il senatore Enzo Cuomo trova il coraggio di ripresentarsi ai suoi concittadini come il salvatore della patria e il nuovo che avanza. Verrebbe da sorridere, se non fossero in gioco i destini di 55mila persone. Nelle vesti di “salvatore” il nostro ex (per fortuna) primo cittadino ha difficoltà anche a salvare la sua stessa faccia. Se il Comune di Portici è ad un passo dal default, lo si deve a quella consiliatura e mezza di disastri griffati Enzo Cuomo, terminati con un buco di bilancio di oltre quattro milioni di euro”. E’ quanto sostengono il senatore del Movimento 5 Stelle Sergio Puglia e il gruppo M5S Portici.
“Al Nostro – sottolineano Puglia e gli attivisti M5S Portici – piace ricordare che negli anni dell’emergenza dei rifiuti la crisi non ha toccato Portici, dimenticando che il problema l’ha risolto nascondendo la polvere sotto il tappeto: ha tolto la spazzatura dalla strada per accumularla al Porto del Granatello, con danni irreversibili per l’ambiente. In tema di rifiuti, non si dimentichi il buco di bilancio di Leucopetra, carrozzone di nominati e consulenti amici, che paga oggi il conto di una malagestione che coincide proprio con gli anni della giunta Cuomo. Che dire della Gosaf, l’altra Equitalia porticese fortemente voluta proprio da Cuomo, rivelatasi da subito il più alto esempio di parentopoli targata Pd, svanita sotto i colpi di un’inchiesta giudiziaria, coi suoi amministratori accusati di essersi intascati il denaro dei contribuenti. Risultato: da anni nessuno riscuote i crediti del Comune di Portici. Un’era, quella Cuomo, macchiata dal concorso truccato per assumere vigili urbani, oltre che da un’inchiesta che ha coinvolto il braccio destro di Cuomo, nonché assessore ai Lavori Pubblici, Rosario Frosina, sotto processo per concussione, per aver promesso a due giovani imprenditori il via libera alla concessione di una piattaforma nell’area del Porto del Granatello, in cambio di una tangente da 200mila euro e della cessione al figlio di una quota societaria. Con Frosina, a giudizio ci sono finiti l’ex consigliere comunale Pci Ciro Nocerino, e l’ex ex assessore al Patrimonio di Portici, Pietro Iodici, per anni alla corte di Cuomo. Quanto ai progetti, è lungo l’elenco di quelli che il sindaco Cuomo ha gettato nel dimenticatoio: Villa Mascolo, Villa Fernandez, Museo del Mare, Mercato Coperto. Non ultimo il Waterfront, il cui finanziamento da oltre sette milioni di euro fu erogato nel 2007, in piena era Cuomo. Che oggi si ripresenta, alla testa del suo esercito di riciclati, pronto a precipitare Portici ai suoi anni più bui”.