PIEDIMONTE MATESE – Hanno approfittato del ruolo di dipendenti dell’ospedale di Piedimonte Matese per comunicare, in cambio di danaro, ai titolari di due ditte di onoranze funebri i pazienti ricoverati di cui era imminente il decesso o i decessi avvenuti, violando le regole sulla concorrenza e creando di fatto un “duopolio” nel settore dell’organizzazione dei funerali. L’accusa, contestata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, è stata formalizzata nell’ avviso di conclusioni indagini notificato dai carabinieri ai sei indagati, tra cui il 64enne Marco Miselli, ex portantino dell’ ospedale, il dipendente di 51 anni addetto alla sala mortuaria Luigi Sgueglia. Gli altri indagati (Giuseppe Di Nardo 50enne di Gioia Sannitica, Marcellino Riselli 86enne, Marcellino Riselli, 30enne e Teresa Raucci 88enne tutti di Piedimonte Matese) sono i titolari delle aziende, “La Sannitica” e la “Riselli & C. Servizi Funebri”, che, corrompendo i dipendenti, si sono accaparrati numerosi lavori. I due, è emerso dalle indagini realizzate dai carabinieri guidati dal maggiore Giovanni Falso, sarebbero stati a libro paga ricevendo per ogni comunicazione dai 25 ai 100 euro. I fatti risalgono al 2011.