lunedì, Ottobre 14, 2024
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Allergie, Ministero della Salute dispone ritiro di farina manitoba

Dopo i test, arriva lo stop da parte del Ministero della Salute che dispone il ritiro dal mercato di un lotto della farina di grano tenero di tipo “0” manitoba, per la possibile presenza dell’allergene soia non dichiarato in etichetta. Il provvedimento riguarda i lotti L 46/16 (61) 6B e L. 47/16 di farina manitoba in formato da 1000 grammi con data di scadenza al 31/07/2017. La farina è prodotta e confezionata per Carrefour da Simec spa, loc. Cirras Santa Giusta 0996 (OR) che ha diffuso l’avviso del richiamo. L’avviso di richiamo dei lotti di farina è stato pubblicato oggi 21 febbraio sul sito del nuovo portale dedicato alle allerta alimentari del Ministero della salute. I clienti allergici alla soia o altrimenti interessati sono invitati a riportare i prodotti in questione presso il punto vendita più vicino, dove verranno interamente rimborsati. Il prodotto potrebbe infatti scatenare allergie nei consumatori per la presenza accidentale di tracce indesiderate di questo componente nella farina messa in vendita ma non riportata nella lista degli ingredienti. I sintomi che potrebbero essere scatenati in caso di allergia includono prurito e gonfiore a labbra, palato e gola, nausea o vomito, crampi e gonfiori addominali, diarrea, flatulenza, orticaria, difficoltà respiratorie e mal di testa. In caso di reazione allergica grave si può avere a che fare con uno shock anafilattico, situazione caratterizzata da seri problemi respiratori e brusche cadute di pressione che può portare anche alla perdita di coscienza. Nel caso in cui compaiano sintomi di questo tipo è importante cercare subito l’aiuto di un medico. In particolare, lo shock anafilattico è una situazione di emergenza che richiede il ricovero ospedaliero e in cui temporeggiare può risultare fatale. Da un punto di vista sanitario si tratta di una non conformità con un elevato indice di rischio per gli allergici o colori i quali presentano un’intolleranza alla soia. Mentre non ci sono problemi per tutte le altre persone che possono consumare senza problemi la farina. Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, invita i consumatori a non consumare i lotti in questione e a riportare il prodotto nel punto vendita per la sostituzione o il rimborso.

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