In Italia una donna su 3 subisce violenza . Quasi 3 milioni di donne hanno subito violenza fisica o sessuale dal partner attuale o dall’ex partner, pari al 13,6% delle donne, in particolare il 5,2% dal partner attuale e il 18,9% (dall’ex partner). La criminologa Mariarosaria Alfieri, presidente dell’associazione Criminalt, ci spiega questi dati e cosa si cela dietro gli “amori criminali”.
Sono in aumento in particolare le violenze domestiche, gli abusi intrafamiliari, gli omicidi all’interno delle coppie. Molti assassini alla domanda perché l’hai uccisa rispondono perché l’amavo troppo… questo secondo Lei e’ amore?
Tutto ciò che passa per l’ossessione, la manipolazione mentale, le violenze verbali, psicologiche ancor prima che quelle fisiche, tutto ciò che porta ad una privazione della propria libertà non può essere chiamato amore. Negli ultimi tempi sempre più spesso si parla di delitto passionale. Si tratta di locuzioni che contengono il riferimento non alla vittima ma al movente. E individuano il movente in una rappresentazione dell’amore che può contenere la violenza. Non solo contiene quindi un elemento paradossale, il binomio amore-violenza, ma rimuove l’elemento che davvero unisce i diversi episodi, cioè il genere della vittima. La vittima che è donna ed è uccisa in quanto donna.
Perché un uomo arriva ad uccidere una donna che dice di amare?
All’indomani di gesti estremi non si può parlare sempre e semplicisticamente di “raptus di follia”. L’omicidio efferato all’interno di una coppia rappresenta la punta di un iceberg di un malessere e di un rapporto disfunzionale durato mesi se non anni. Si uccide per gelosia, questa è una delle motivazioni più frequenti. Ma la gelosia funzionale e sana può far solo bene alle relazioni, quando invece si trasforma in ossessione, in gelosia patologica diventa distruttiva. Il delirio di gelosia del resto, consiste nella vera e propria convinzione di essere tradito dal proprio partner, e non magari dal timore di essere tradito. Spesso gli uomini uccidono le compagne perché non riescono a elaborare la fine di un rapporto e quindi la conseguente separazione. Eppure l’uomo va incontro nel corso della propria vita, a molteplici separazioni: con il ventre materno, con la famiglia nel momento dell’adolescenza e successivamente in età adulta, con il proprio corpo fanciullesco nella pubertà, oltre a situazioni relazionali di separazioni o morte. La capacità di sopportare ed elaborare tali distacchi è in parte determinata dall’acquisizione, da parte della persone, di un nucleo protettivo adeguato, a cui far riferimento nei momento del bisogno, sviluppando cioè, un attaccamento sicuro. Se così non avviene, le separazioni vengono viste come qualcosa di catastrofico perché perdendo l’oggetto d’amore, si sente perduta una parte di se stessi.
Perché molte donne subiscono violenze ogni giorno e decidono di rimanere in casa e non denunciare ?
Le motivazioni di tali scelte ovviamente vanno analizzate caso per caso. In generale possiamo dire che la maggior parte delle donne non denuncia perché avverte un senso di solitudine e di non protezione da parte delle Istituzioni e della società. Spesso poi a seguito di anni di abusi psicologiche si sviluppa una vera e propria “dipendenza affettiva”. La dipendenza affettiva e’ una condizione relazionale negativa che e’ caratterizzata da una assenza cronica di reciprocità nella vita affettiva e nelle sue manifestazioni all’interno della coppia, che crea malessere psicologico o fisico piuttosto che benessere e serenità. Una prima caratteristica della dipendenza affettiva e’ la difficoltà a riconoscere i propri bisogni e la tendenza a subordinarli ai bisogni dell’altro. L’amare l’altro diventa spesso una forma di sofferenza; il benessere emotivo, a volte anche la salute e la sicurezza, vengono messi a repentaglio per il benessere dell’altro. Queste persone soffrono di un profondo senso di inadeguatezza, ritengono che occupandosi sempre dell’altro la loro relazione diventi stabile e duratura. L’intera relazione è pervasa da un senso di paura. Non ci si rende conto che l’amore richiede onestà e integrità personale perché l’amore e’ un accrescimento reciproco, uno scambio reciproco tra persone che si amano. Gli affetti che comportano paura e dipendenza, sono invece destinati a distruggere l’amore.