giovedì, Ottobre 10, 2024
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Cicciano, addio ai pini di via Marconi: scoppia la polemica

CICCIANO (Nello Lauro Il Mattino) –  Cicciano non è un paese per pini. Dopo i 9 alberi tagliati nel 2015 per la nuova piazza Mazzini, altri 9 sono stati tagliati per la riqualificazione di via Marconi, arteria principale della ex città della pasta. Nel 2015 ci fu un sollevamento popolare con la raccolta di oltre 450 firme per fermare la decisione presa dall’amministrazione guidata dal sindaco Raffaele Arvonio. Tante discussioni, ma alla fine il progetto andò avanti e ci fu il taglio delle storiche piante che formavano la “cartolina” di Cicciano. La storia si è riproposta anche in questi giorni. “E’ stato necessario – dice Gennaro D’Avanzo l’assessore ai Lavori Pubblici – , questo tipo di arbusto ha rovinato il manto stradale e i marciapiedi. In tanti ci hanno chiesto di rimuoverle anche per le pigne e per la resina che produce. Anche io sono cresciuto all’ombra di questi pini, ma alcuni di essi sono pericolosi a causa della mancata manutenzione negli anni passati. Ma ci saranno ancora più alberi – aggiunge D’Avanzo – perché pianteremo 14 lecci alti 5 metri”. “E’ un pinicidio” tuona Umberto De Luca, promotore del comitato “Salviamo i Pini di piazza Mazzini” – lo avevamo previsto già nel 2014:  intuimmo che era solo l’inizio, le tentammo tutte per impedire lo scempio contro il patrimonio arboreo del paese e prevalse la logica dell’abbattimento. Ancora una volta ci si appella all’estrema urgenza che, con alberi in ottimo stato di salute, non esiste assolutamente. Chi promuove questo si difende dicendo che è una questione di sicurezza. Una scusa meschina: si preferisce tagliare anziché curare, seppellire anziché prevenire. Gli alberi sono essere viventi straordinari incapaci però di reagire”.

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