CICCIANO- Un no unanime al trasferimento del distretto sanitario da Cicciano a Nola. Maggioranza ed opposizione ieri sera, nel corso del Consiglio comunale, hanno votato insieme ed allo stesso modo per scongiurare l’ipotesi più che realistica che la Guardia medica ed i suoi servizi vengano spostati da via don Sturzo a Nola, con immaginabili e pesanti disagi sui 30mila utenti circa del distretto 49. Il trasferimento, disposto per ragioni di spending review a causa dei costi di mantenimento della struttura, è stato contestato da tutte le forze politiche cittadine: una unità di intenti concretizzatasi ieri sera con l’unanimità al deliberato col quale non solo si contesta la scelta della dirigenza dell’Asl Napoli 3 Sud ma si propone anche una soluzione: mettere a disposizione dell’azienda sanitaria i locali della ex pretura ed a titolo di comodato d’uso. La compattezza di maggioranza ed opposizione sul tema del distretto sanitario si è però subito disgregata su un tema altrettanto sentito dai cittadini, quello relativo all’invio bollettini della Tares (tassa comunale sui rifiuti e sui servizi) con richiesta di pagamento degli arretrati risalenti al 2013. Una caso su cui il consigliere comunale Veria Vassallo ha proposto interpellanza. Al momento della discussione del delicato punto dell’ordine del giorno, però, due membri della maggioranza si sono allontanati dall’aula facendo passare in minoranza il gruppo del sindaco Arvonio e consentendo così l’approvazione della mozione Vassallo con i soli voti dell’opposizione (gli altri si sono astenuti). La mozione, che prevede la dilazione in 24 mesi dei pagamenti, è stata approvata- “Un esempio della gestione Arvonio- ha commentato il consigliere Giuseppe Tarantino-. Mentre la minoranza ha aderito alla proposta della maggioranza sul distretto sanitario perché sappiamo che è un tema che toccada vicino i cittadini e le loro esigenze, la maggioranza invece si è astenuta o ha abbandonato l’aula quando il dibattito si è spostato su un tema altrettanto importante per il paese”. Un contrasto tra maggioranza ed opposizione evidente in tutte le sue fratture, e che non ha mancato di offrire anche spaccati “curiosi” nel corso dell’assise di ieri sera. Quando il consigliere Lucio Amato, di fatto passato con la maggioranza dopo avere votato contro la sfiducia al sindaco Arvonio, prendeva la parola, i suoi ex colleghi di minoranza uscivano dall’aula. Inutili i richiami del sindaco. La rottura è ormai totale.