Dovrebbe debuttare a settembre il bonus di 150 euro per le famiglie che iscrivono il bambino all’asilo nido, come previsto dal cosiddetto ‘Decreto 0-6’ della Buona Scuola, lo schema di decreto legislativo per l’istituzione del sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita fino a sei anni. Il bonus consiste in un voucher di 150 euro, che le aziende, pubbliche e private, erogheranno ai propri dipendenti per sostenere il costo della retta mensile dell’asilo per i loro figli. La misura, completamente esentasse, potrà essere utilizzata nel sistema dei nidi accreditati o a gestione comunale.
Il bonus, che sembra favorire l’occupazione femminile e le iscrizioni nei nidi e nei micronidi, ha un funzionamento simile a quello dei buoni pasto, come si legge nel testo del decreto: “Le aziende, quale forma del welfare aziendale – recita l’articolo 9 – possono erogare alle lavoratrici e ai lavoratori che hanno figli metà compresa fra i tre mesi e i tre anni un buono denominato ‘Buono nido’ spendi bile nel sistema dei nidi accreditati o a gestione comunale. Tale buono non prevede oneri fiscali o previdenziali a carico del datore di lavoro né del lavoratore, fino a un valore di 150 euro per singolo buono”.
Il ‘Decreto 0-6’ autorizza inoltre gli enti locali a prevedere agevolazioni tariffarie negli asili nidi e nelle scuole dell’infanzia sulla base dell’Isee del nucleo familiare nonché l’esenzione totale per le famiglie con un particolare disagio economico o sociale rilevato dai servizi territoriali.
Per quanto riguarda gli asili pubblici e privati accreditati che ricevono finanziamenti pubblici, dovrà essere definita la soglia massima di partecipazione economica delle famiglie alle spese di funzionamento dei servizi educativi per l’infanzia. Ancora non è chiaro, tuttavia, se il nuovo buono nido che erogheranno le aziende sarà compatibile con il bonus nido 2017 introdotto dall’ultima legge di bilancio ed erogato dallo Stato, che prevede un voucher del valore massimo di 1.000 euro l’anno per i primi tre anni del bambino, erogato per 11 mensilità (pari circa a 91 euro al mese) per sostenere la retta degli asili nido privati e pubblici. Tra i punti da chiarire anche la possibilità che il bonus nido venga elargito a entrambi i genitori, che raggiungerebbero così la quota totale 300 euro. (Adnkronos)