giovedì, Aprile 25, 2024
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Camorra, traffico di droga per conto del clan Iovine: arrestato affiliato al clan Graziano

QUINDICI- Due arresti per detenzione e porto illegale di armi, acquisto, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti. Arrestati dai carabinieri del Ros Antonio Orlando Manzi di 65 anni di Quindici e Raffaele Fiorinelli, 54 anni. Insieme a loro, unici destinatari della misura, altri 28 indagati a piede libero. L’operazione dei Ros è un prosieguo dell’indagine chiamata “Azimut” che nel 2015 portò ad un provvedimento cautelare nei confronti di 19 indagati per associazione di tipo mafioso, detenzione di armi, sequestro di persona, ricettazione, riciclaggio, intestazione fittizia di beni e altri reati aggravati dalle finalità mafiose. L’approfondimento, in particolare sul contesto associativo riconducibile alla famiglia Iovine di San Cipriano d’Aversa capeggiata dai fratelli  Salvatore e Mario Iovine, nipoti di Mario, co-fondatore del Clan dei Casalesi, assassinato a Cascais (Portogallo) il 6 marzo 1991, ha permesso di evidenziare come il sodalizio, approfittando del momentaneo disorientamento dell’intera organizzazione casalese dopo la cattura del bossMichele Zagara nel 2011 e ilconseguente “vuoto di potere”, fosse riuscito ad affermarsi, per la gestione di alcune attività illecite, su parte del territorio casertano e in alcune aree di quello laziale mediante rapporti con esponenti di altre consorterie criminali, tra i quali è spiccata la  figura  di  Antonio Orlando Manzi, già esponente del clan Graziano di Quindici, da anni domiciliato  a Tivoli, dove è  stato rintracciato e arrestato. Proprio attraverso costui, esponenti di questo gruppo del Clan dei Casalesi avevano realizzato un traffico di sostanze stupefacenti che è culminato con la cessione – attraverso un emissario poi arrestato – di 10 kg di hashish al trafficante Fiorinelli di San Benedetto del Tronto , sequestrati il 17 dicembre 2013 e ritenuti essere destinati allo smercio nelle località costiere marchigiane. Infine, l’attività investigativa ha permesso di documentare la disponibilità di armi da parte di Manzi.

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