NOLA (Nello Lauro-Il Mattino) Una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. E’ quella che scriveranno i circa 500 bambini delle scuole di Polvica per descrivere la situazione difficile della loro comunitĂ in piena e profonda emergenza ambientale. Una frazione di “frontiera” abitata da circa tremila anime, amministrata da due Province (Napoli e Caserta) e da cinque comuni (Nola, Roccarainola, Marigliano, Acerra e San Felice a Cancello). Cinque cave a cielo aperto per l’estrazione del calcare, attive, autorizzate a recuperare l’ambiente per altri 14 anni; tre cave similari, quiescenti, che con tutta probabilitĂ saranno presto autorizzate a recuperare l’ambiente per almeno altri 15 anni, un depuratore che funziona a singhiozzo, la rete dei Regi Lagni, autentiche cloache a cielo aperto, un deposito di ecoballe che stazionano in loco da undici anni e una discarica abusiva, altamente inquinante che attende di essere bonificata da oltre un decennio. Una disastrosa emergenza ambientale che si integra alla peggio con i pessimi dati sulla qualitĂ dell’aria registrati dalle centraline Arpac installate a San Vitaliano e ormai vicine allo sforamento (35 consentite dalla legge in un anno) giĂ nella prima settimana del mese di marzo, un vero e proprio record italiano. Ieri per sensibilizzare istituzioni e cittadini sul delicato problema ambientale le associazioni ambientaliste guidate dal comitato “Respiriamo Pulito” e l’”Isde medici per l’ambiente della provincia di Napoli” hanno organizzato in piazza San Vincenzo Ferreri a Polvica una giornata di screening per le malattie respiratorie. Oltre cento persone si sono prenotate e hanno effettuato esami spirometrici gratuiti sotto la supervisione del dottor Filippo Manzi, primario di pneumologia all’ospedale Cardarelli di Napoli. Presenti tra gli altri anche il sindaco di Nola Geremia Biancardi, il primo cittadino di Marigliano Antonio Carpino, l’assessore e delegato per Polvica Enzo De Lucia, il consigliere di Polvica San Felice Raffaele Cantone, l’onorevole Paolo Russo, tutti concordi sul fatto che bisogna “cominciare dalle piccole cose e cercare di abbassare un po’ alla volta i valori folli di questo inquinamento e di fare rete insieme tra istituzioni, firmare un documento unico e forte per chiedere alla Regione Campania di ascoltare il grido disperato che arriva dalle associazioni e dai cittadini” di questa parte di Campania Infelix. E alla politica si aggiungono i 500 bambini delle scuole di Polvica che hanno deciso di scrivere in questi giorni una lettera per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “E’ una battaglia di coscienza, non politica – dice Gennaro Allocca, vulcanico presidente del comitato “Respirare Pulito” – siamo debitori del futuro nei confronti delle prossime generazioni: combattiamo tutti i giorni per non sentirci cattivi padri e pessimi nonni, dobbiamo a tutti costi credere che la qualitĂ della vita e dell’aria si può migliorare e questa terra non debba sentirsi abbandonata. Mi chiedo: ma una scuola che sorge in questa zona tra cave e discariche è davvero al sicuro?”. “E’ stata un giornata importante non solo per le visite ma anche per dimostrare che le persone sentono il problema e vogliono essere ascoltate – afferma Gennaro Esposito, medico dell’”Isde” – solo così si può far capire il valore della salute”.