CICCIANO- La Tarsu aumenta dell’11%, scoppia la polemica a Cicciano. I consiglieri di opposizione Giovanni Capolongo ed Aniello Capolongo scrivono al sindaco Arvonio, al presidente del consiglio Maria De Riggi ed al segretario comunale per chiedere attraverso una interpellanza dei chiarimenti sull’aumento della tassa sui rifiuti solidi urbani. “A Cicciano, in barba al programma elettorale ed agli slogan- scrivono- il servizio di raccolta rifiuti è sempre più costoso e scadente. Il nostra Comune, in particolare le periferie, continuano ad essere una discarica a cielo aperto ed il servizio di raccolta è lacunoso e senza prospettive. Gli amministratori mettono le mani in tasca ai cittadini per rimediare alla loro incapacità di governare”. Oltre il danno, aggiungono i consiglieri, anche la beffa: “Quasi a voler deridere la cittadinanza,  è stata inviata una comunicazione, unitamente alla Tarsu, a firma del  sindaco Arvonio e dell’assessore Corrado dimenticando che tali comunicazioni vanno effettuate dal responsabile di settore e che  inoltre la campagna elettorale va fatta a proprie spese ed è prevista per il 2018”.
L’AUMENTO- Il Consiglio comunale con delibera del marzo scorso ha approvato a maggioranza di aumentare a decorrere dal primo gennaio la tassa smaltimento rifiuti solidi urbani dell’11% rispetto al 2016. A votare a favore sono stati, sottolineano i consiglieri, i componenti della maggioranza più Lucio Amato, eletto tra le fila dell’opposizione: “L’attuale amministrazione è, quindi, non solo a conoscenza della delibera e degli argomenti che tratta, ma ha avuto anche ruolo attivo e decisivo nell’approvazione della stessa”. Una situazione inaccettabile dicono Giovanni ed Aniello Capolongo, visto “il particolare momento di crisi che si sta ripercuotendo sulle famiglie di Cicciano” e che viene aggravato dall’aumento della Tarsu che “essendo indiretta, colpisce i nuclei familiari indipendentemente dai propri redditi e quindi grava maggiormente sulle fasce più deboli”. “Un incremento così forte e repentino della tassa- sostengono-  ha generato un malcontento che potrebbe ripercuotersi negativamente sulla collaborazione fattiva e determinante dei cittadini”.
LE RICHIESTE-  I due esponenti dell’opposizione chiedono dunque al primo cittadino quali “sono stati i fattori che hanno causato l’incremento di costo che è all’origine dell’aumento della tassa”, se sia stata fatta una “indagine  approfondita per verificare se esistono alternative più economiche sia per quanto riguarda l’azienda appaltatrice del servizio che per il conferimento presso altro sito”, “quali  sono le  modalità  contrattuali  con  cui  il  gestore del servizio di smaltimento dei rifiuti viene pagato  (rateizzazione e tempi di pagamento e se questi sono rispettati);”quali sono le attuali percentuali di raccolta differenziata; il costo finale per la realizzazione dell’isola ecologica, quanto incide la percentuale di raccolta differenziata sulla determinazione della Tari e qual è la cifra da corrispondere al Comune di Cicciano a titolo di restituzione dei proventi derivanti dalla vendita dei materiali differenziati raccolti nell’ambito del servizio di igiene urbana sul territorio”.