QUINDICI (Bianca Bianco- Il Mattino)- “Venite a conoscere questi ragazzi e a darci una mano per far vivere il maglificio”. E’ l’appello di Francesco Iandolo, coordinatore provinciale di “Libera” che promuove per il sesto anno consecutivo a Quindici l’iniziativa “E!State Liberi”, sette giorni dedicati alle tematiche civili ed alla formazione sui beni confiscati alle mafie. Proprio in un bene sottratto alle famiglie camorriste locali, l’ex villa bunker dei Graziano trasformata nel maglificio “100 Quindici passi”, arriveranno 8 giovani coinvolti nel “campeggio” e provenienti da Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Lazio. Fino al 25 giugno i ragazzi di età compresa tra i 18 e 20 anni potranno collaborare con la cooperativa Oasiproject che gestisce il magnificio e vivere una significativa esperienza con il supporto del coordinamento provinciale dell’associazione “Libera”. “Per noi è un onore ospitare questi giovani- afferma Iandolo- e siamo lieti che possano conoscere questa parte d’Irpinia e della Campania poco conosciuta ma che, al di là di una parte della sua storia, ha tanto da dare. Ma vorremmo che questa fosse anche una opportunità per la comunità locale, dai cittadini alle istituzioni. Invitiamo tutti ad esserci, a partecipare ed a restare con noi per rilanciare questo maglificio che tra tante difficoltà va avanti. Ci serve il loro supporto”. Diverse le iniziative previste nel programma. Mercoledì pomeriggio i ragazzi incontreranno il sostituto procuratore presso la Direzione distrettuale antimafia di Napoli Francesco Soviero, magistrato che conosce benissimo le dinamiche camorriste dell’area, le sue evoluzioni ed implicazioni sociali. Giovedì sarà la volta di Antonietta Oliva, moglie del sovrintendente capo della Polizia penitenziaria Pasquale Campanello, ucciso dalla camorra nel febbraio del 1993 a Torrette di Mercogliano e di altri familiari di vittime innocenti della criminalità organizzata. Venerdì si apre invece il Festival dell’Impegno Civile, una kermesse itinerante che ogni estate anima i beni confiscati campani e non solo. A Quindici, a partire dalle 18.30, sarà aperta la mostra “Le parole per ri-partire” con le quali i partecipanti ai campi e gli animatori del maglificio presenteranno quello che i coordinatori di “Libera” definiscono “un percorso di riscoperta e riprogettazione su come ripensare il ruolo del bene confiscato all’interno della comunità locale”. In serata, dalle 20,30, una sagra di prodotti tipici delle Regioni dei partecipanti e la musica del gruppo “Barba_baffet_basett&Pizzett” chiuderà la sette giorni dei giovani di “Libera”. Questa settimana di campi precede le altre due che si terranno dal 17 al 23 luglio e dal 28 agosto al 3 settembre.