VISCIANO (Nello Lauro)- Giovanni Conte, avvocato di 59 anni, consigliere comunale uscente e candidato sindaco già nel 2012, si propone per la carica di primo cittadino con la civica “Visciano Libera”. Raccolta differenziata, turismo religioso, contratti per i servizi: questi alcuni dei temi trattati nel corso della sua campagna elettorale.
Cosa farà nei primi cento giorni in caso di elezione a sindaco?
“Nei primi cento giorni farò un esame attento ed una revisione, laddove vi sono le condizioni per intervenire, di tutti quei contratti firmati dalle precedenti amministrazioni che hanno fatto lievitare i costi di spazzatura, illuminazione pubblica e acqua e servizio riscossione tributi locali. Non appena insediati, metteremo subito mano a quei contratti, li cambieremo, li renderemo più a portata di utente, così da far scendere immediatamente i costi delle forniture che gravano tutti sulle spalle dei viscianesi. Pretenderemo dalla Gori un investimento strutturale sulla nostra rete idrica che presenta criticità in molte zone del paese, un intervento strutturale ed urgente sull’alveo Pizzone che attraversa oramai centri abitati e che durante il periodo estivo ed in mancanza di piogge, in modo particolare nella parte del paese adiacente al Santuario,è fonte di lezzi maleodoranti dovuti alla mancanza di deflusso delle acque non pluviali. Attueremo da subito un piano economico in favore delle famiglie meno abbienti e bisognose”.
Quali sono i programmi della sua civica in tema di ambiente?
“Sarà necessario promuovere ulteriori provvedimenti per migliorare i già lusinghieri risultati della raccolta differenziata. Sarà valutata la possibilità di passare dalla raccolta differenziata al riciclo ed al riuso. Oltre al potenziamento della raccolta differenziata, sarà valutata l’introduzione di un sistema meccanizzato di raccolta del vetro, alluminio, ed oli da cucina esausti che renda al cittadino buoni spesa (da utilizzare negli esercizi commerciali di Visciano) attraverso una Discounts Card (carta sconti) rilasciata ad ogni nucleo familiare. Prevediamo poi la istituzione di un apposito Ispettorato Ecologico, da costituirsi con dipendenti dell’amministrazione e con volontari della Protezione Civile, con funzioni di controllo per la tutela del territorio contro le discariche abusive. La gestione della raccolta dovrà passare direttamente al Comune al fine di ridurre i costi e la tassa a carico dei nostri concittadini”.
Quale ruolo ha il turismo religioso nella sua agenda programmatica?
Il turismo religioso può diventare uno dei settori trainanti della economia del nostro paese. Dobbiamo puntare sulle risorse storiche, sulle tradizioni del mondo agricolo, sull’artigianato, sulla gastronomia tradizionale e sul patrimonio boschivo trasformando i nostri boschi in attrattori turistici ecologici ed in attività economica. Coinvolgere le autorità religiose in un progetto che dia vita a nuove iniziative e slancio ad un turismo religioso nel nome di un grande sacerdote missionario come lo è stato il nostro Padre Arturo D’Onofrio. Dobbiamo formare attraverso corsi appositamente istituiti gli operatori locali nel settore commercio ed artigianato. Il mercato del turismo religioso, si è affermato e diffuso moltissimo in molte zone ma spesso questi fenomeni si sviluppano in luoghi impreparati ad accogliere un flusso di turisti. Dobbiamo promuove la cultura del turismo religioso proponendo la costituzione di una rete di condivisione tra gli enti religiosi e le aziende presenti sul territorio in grado di investire risorse. Formare gli operatori economici (bar, ristoranti, alberghi) significa portarli alla conoscenza della lingua inglese, dell’informatica attraverso la quale si gestisce oramai tutta la promozione delle offerte turistiche. Altro pilastro è senza dubbio la storia del proprio territorio: non essere in grado di rispondere alle domande del turista esprime poca conoscenza del prodotto che si sta vendendo; ciò fa perdere credibilità e indebolisce la propria attività. Questo rappresenta il punto cardine del mio programma oltre ad una politica di investimento attraverso l’utilizzo del capitale privato per la creazione di quelle strutture necessarie di cui ha bisogno il paese”.
Un giudizio sui suoi contendenti, Soviero e Meo.
Non esprimo giudizi personali sugli amici Soviero e Meo ma posso solamente dire che tra i candidati a sindaco io sono quello che probabilmente può dare di più al paese perché non ho bisogno di conoscere prima la macchina amministrativa per rendermi operativo a 360 gradi che conosco profondamente grazie al mio impegno nelle ultime amministrazioni prima in maggioranza e poi all’opposizione e ritengo di avere oggi quella maturità necessaria, competenze tecniche ed amministrative, che non hanno i miei avversari, per bene governare il paese e per dotare il paese di quelle strutture di cui ha bisogno. Per questo chiedo agli elettori di Visciano di mettere da parte i sentimenti personali e votare con ragione nell’interesse di tutti”.