NOLA – Pronto soccorso addio. Nola incassa l’ennesimo smacco. Negli stessi giorni in cui i sindacati scrivono a Geremia Biancardi per reagire al dimensionamento della sede di via Marciano dell’Agenzia delle Entrate, la città perde definitivamente il 118. Il presidio delle emergenze sarà infatti spostato dall’ospedale Santa Maria della Pietà (in viale dell’Amicizia) al Cis di Nola, a 20 minuti dal centro della città ed a quasi 30 (nelle giornate di traffico sulla 7bis) dal comune di lontano, ovvero Visciano. Si sgretolano così tutte le buone intenzioni dei sindaci come quelli di Nola, Liveri, San Paolo Bel Sito, che chiesero con forza all’Asl Napoli 3 Sud che il trasferimento, considerato dannoso per il Nolano, non si realizzasse. Invece, da domani 20 giugno, le ambulanze partiranno dall’Interporto del cavaliere Punzo, ben lontano dai centri dell’Agro e con un trasferimento che arriva proprio alla vigilia della festa dei gigli che conduce a Nola migliaia di persone. Il cambiamento radicale, nato dal protocollo d’intesa tra Punzo e l’Azienda sanitaria, doveva partire già lo scorso anno ma ci furono forti proteste dei primi cittadini. Proteste inutili. Nola perde il 118 e non ci sarà nessuna chance di ribaltare la realtà.
L’AMAREZZA DI BIANCARDI – “La decisione di trasferire il servizio di urgenza-emergenza del 118 – dice il sindaco Geremia Biancardi – rappresenta una scelta scellerata che noi non abbiamo condiviso fin dal primo momento e su cui ci siamo confrontati più volte cercando soluzioni alternative, indicando anche locali idonei di appartenenza all’Asl Na3 Sud e ubicati presso la struttura dell’Unità operativa di salute mentale in via Anfiteatro Laterizio”. “Purtroppo – continua il primo cittadino – la competenza non spetta a noi ma alla regione Campania oltre alla stessa Asl. Sottrarre alla popolazione un presidio a tutela del diritto alla salute comporta il serio rischio di non assicurare in tempo il soccorso necessario”.