venerdì, Aprile 19, 2024
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Brusciano, due giovanissimi accoltellati durante sfilata carri

BRUSCIANO (Nello Lauro- Il Mattino) Una scia rosso sangue macchia la festa dei gigli. Un bilancio drammatico che poteva sfociare in tragedia quello della serata di giovedì sera a Brusciano: due giovani accoltellati nel corso dei festeggiamenti della storica kermesse, giunta alla 142esima edizione e funestata dalla barbara aggressione a due giovanissimi. Erano da poco passate le 23,30, in via Cucca, strada parallela al centro, e mentre poco distante risuonavano voci e musica della sfilata dei carri allegorici che precede la danza degli obelischi prevista per domenica prossima,  una coppia di amici sono stati feriti da fendenti che li hanno ridotti in gravi condizioni. Ricoverati in ospedale, le loro condizioni sono gravi ma non corrono pericolo di vita. I loro aggressori, ancora tutti da identificare, li hanno abbandonati in un lago di sangue dopo averli pugnalati con più feroci colpi e per un movente ancora tutto da ricostruire.  La serata era cominciata con le migliori prospettive per Gabriele E., 19 anni, e l’amico Daniele E. di 17, entrambi residenti nella confinante Castello di Cisterna. A legarli la passione per i gigli e la loro antica e suggestiva danza. Un rito ancestrale, diffuso in diversi paesi della provincia di Napoli e che a Brusciano, come a Nola e a Barra, catalizzatore dell’amore incondizionato di migliaia di giglianti provenienti da tutta la regione. Tra loro anche i due amici che avevano deciso di trascorrere la serata a Brusciano per assistere alla sfilata dei carri allegorici, una esibizione dei diversi comitati che si impegnano per tutto l’anno nell’organizzazione della Ballata dedicata al patrono Sant’Antonio da Padova. Non sapevano, però, Gabriele e Daniele, che un’uscita spensierata si sarebbe trasformata in una serata funesta. Stando a quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna, agli ordini del capitano Tommaso Angelone, i due avrebbero incrociato un gruppo di coetanei, almeno cinque, e con loro avrebbero avuto un violento diverbio per cause ancora da decifrare. Toni alti ed insulti, il litigio sembrava finito così ma evidentemente la comitiva l‘aveva giurata alla coppia di amici che poco dopo sono stati circondati dagli stessi contendenti ed aggrediti. Calci e pugni finché qualcuno non ha estratto una lama e l’ha rivolta ai due giovani. Fendenti precisi e profondi che hanno raggiunto entrambi. Gabriele E. è rimasto ferito in maniera profonda alla coscia destra, l’amico Daniele E. ha perso coscienza dopo una coltellata all’addome che gli ha lesionato duodeno ed intestino e tranciato in parte la vena cava. Le sue condizioni sono apparse sin da subito gravissime a causa della devastante emorragia dalla vena lesionata. Disperata la corsa verso l’ospedale più vicino, il “Santa Maria della Pietà” di Nola, dove il 17enne è giunto in condizioni disperate. Nel nosocomio nolano allora i medici hanno deciso di tentare il tutto per tutto pur di salvargli la vita: nonostante il presidio non abbia un reparto di chirurgia vascolare, l’adolescente è stato sottoposto ad un delicato intervento per fermare la copiosa fuoriuscita di sangue da parte dei chirurghi di Nola che sono riusciti così a fermare l’emorragia e salvare il ragazzo. L’amico Gabriele, meno grave, è stato invece trasferito per altri accertamenti all’ospedale Cardarelli di Napoli. Entrambi sono ancora sotto la stretta osservazione dei sanitari ma hanno superato al meglio la notte. Sulla loro aggressione indagini a tutto campo dei militari di Castello di Cisterna che stanno ricostruendo i tasselli della vicenda per risalire ai volti e ai nomi degli autori dell’aggressione e i motivi che hanno portato a tanta violenza. Un’aggressione che per gli inquirenti non ha nulla a che fare con l’ambiente gigliante se non per luoghi e tempi in cui si è consumata. Alcol, frasi fuori posto, uno sguardo e un commento di troppo: in due hanno rischiato di morire senza un motivo. Durante una festa.

 

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