sabato, Aprile 20, 2024
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Pesta la moglie e poi i poliziotti: 37enne napoletano arrestato

La notte scorsa gli agenti  dell’Ufficio Prevenzione Generale hanno arrestato il  40enne napoletano,  Massimiliano Pastore  responsabile del reato di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Pastore  è stato anche denunciato in stato di libertà, per  tentata estorsione e maltrattamenti in famiglia.          Durante i normali servizi di prevenzione e controllo del territorio, gli agenti, su segnalazione della locale sala operativa si sono recati in via Nuova Toscanella per una lite familiare.  Giunti presso l’abitazione segnalata, hanno trovato Daniela Lubrano 37enne napoletana, in forte stato di agitazione la quale  ha dichiarato di essere stata percossa con violenza dal marito,  Massimiliano Pastore.         La donna ha informato gli operatori che il coniuge da diversi anni assumeva sostanze stupefacenti,  circostanza che lo rendeva spesso aggressivo, violento e in continua ricerca di denaro. Tali atteggiamenti violenti li aveva anche in presenza delle due figlie minori e la lite e l’aggressione  della giornata  era avvenuta  davanti alle bambine che,  rincasando insieme alla madre avevano visto il padre disteso sul divano con un rivolo di sangue sul braccio; accortosi della presenza della moglie,   noncurante della presenza delle bambine si era scagliato contro di lei percuotendola in cerca di denaro. La donna, liberatasi dalla presa  per sfuggirgli, era corsa in strada con le figlie, contattando il 113.   I poliziotti dopo aver sentito il racconto della Lubrano hanno invitata  la donna a recarsi prima presso un nosocomio cittadino per farsi refertare per le lesioni subite e successivamente presso gli uffici di Polizia per formalizzare la denuncia di quanto era avvenuto.  Il 40enne invece veniva accompagnato negli Uffici di Polizia dove iniziava ad inveire contro gli agenti scagliandosi con aggressività contro gli stessi e colpendo con violenza, sia al volto che in altre parti del corpo, i poliziotti che tentavano di bloccarlo. Pastore veniva così arrestato ed associato alle camere di sicurezza della Questura, in attesa del giudizio con rito per  direttissima presso il Tribunale di Napoli

 

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