(Bianca Bianco Il Mattino)QUINDICI- Un boato e le fiamme. La quiete di via San Sebastiano spezzata dalla deflagrazione, il sonno dei residenti del centro storico cancellato all’improvviso dall’eco di uno scoppio udito fino a centinaia di metri più lontano. E poi il rogo che in pochi minuti divora le mura di un’abitazione appena terminata e già pronta per essere consegnata a nuovi inquilini. Uno scenario da guerra quello che ieri all’alba si sono trovati dinanzi gli abitanti della strada nel cuore di Quindici, destati da quello che per gli inquirenti è un attentato incendiario messo in atto con grande sicurezza da ignoti e per un movente ancora tutto da indagare. L’abitazione presa di mira dai malviventi appartiene per metà all’avvocato civilista Paolino Bonavita, stimato professionista con un passato recente di impegno nella politica locale, e per l’altra metà alla sorella. Una casa di famiglia diventata parte di un lascito ereditario. Sottoposta di recente a lavori di ristrutturazione che erano terminati da qualche settimana, era pronta per essere consegnata a due giovani del posto. Ma gli affittuari dovranno attendere ancora, perché il raid ha danneggiato pesantemente l’immobile che è stato pure dichiarato inagibile dai vigili del fuoco. Stando a quanto ricostruito sinora dai carabinieri della Compagnia di Baiano e dai colleghi della stazione di Quindici, intorno alle quattro del mattino qualcuno si è recato in via San Sebastiano con l’intenzione di colpire quell’abitazione. Forse con una molotov o altro tipo di innesco a distanza, ha dato fuoco all’edificio. Le fiamme si sono propagate con grande facilità ed è stato poi udito un boato dovuto con tutta probabilità alla conflagrazione. Un risveglio brusco per chi abita a pochi metri dall’appartamento colpito, che hanno immediatamente avvertito vigili del fuoco e carabinieri oltre ai proprietari di casa. L’avvocato Bonavita in quel momento era in vacanza all’estero, è tornato ieri in giornata, ed ha mandato sul posto alcuni congiunti che hanno assistito alle complesse e lunghe operazioni di spegnimento. Le lingue di fuoco hanno fatto crollare in parte una parete, danni ingenti agli infissi, danneggiata anche una scala interna. A combattere contro le fiamme sono stati i vigili del fuoco del comando di Avellino che dopo diverse ore hanno messo in sicurezza l’intera area e compiuto rilievi sullo stabile una volta spento l’incendio. Al momento la casa non è agibile ma sarà l’ufficio tecnico comunale ad effettuare altre perizie. Sul posto anche i militari dell’Arma di Quindici e Baiano che hanno iniziato sin da subito le indagini, ascoltando testimoni e raccogliendo elementi utili per risalire al movente ed agli autori dell’attentato incendiario. Al momento si indaga a 360 gradi e non vi sono ipotesi privilegiate, nelle prossime ore verrà ascoltato anche l’avvocato Bonavita che al momento del raid si trovava a millecinquecento km di distanza da Quindici e che ieri ha fatto ritorno a casa. “Non so cosa sia accaduto- dichiara-, mi hanno avvertito mentre mi trovavo all’estero e mi hanno parlato di un corto circuito. Appena a casa cercherò di capire cosa sia accaduto e mi recherò dagli inquirenti, nei quali ripongo massima fiducia. Non è un bel ritorno a casa da una vacanza, ora devo capire cosa è successo”. L’abitazione di proprietà sua e della sorella era stata ultimata da un paio d’anni e solo di recente affittata ad una coppia che era pronta a fare il proprio ingresso nell’abitazione. Un progetto di vita per il momento naufragato a causa di una triste pagina di cronaca che ha scioccato la cittadina del Vallo. Due anni fa Bonavita subì un altro attentato, gli fu distrutta l’automobile. Ma i due episodi non sembrano collegati.