venerdì, Aprile 26, 2024
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Roghi e rifiuti, ecco il registro dei crimini ambientali a Tufino

TUFINO (Nello Lauro Il Mattino) –  Roghi e rifiuti. Un mix micidiale per l’ambiente e per la salute. Un vera iattura a Tufino dove il Comune ha istituito con una delibera di giunta il registro delle aree pubbliche e private interessate dall’abbandono e roghi di immondizia. L’elenco ha già otto siti sensibili con svariate problematiche: tra questi la presenza di due ex cave estrattive trasformate nel corso del tempo in discariche abusive e messe a ferro e soprattutto a fuoco nel già rovente mese di luglio. In una di queste, la cava del “Campo Galeota”, sono presenti i fanghi dell’alluvione di Sarno e Quindici avvenuta nel 1998 che causò la morte di 160 persone e dove il fango inghiottì case, un ospedale, strade e scuole cancellando la frazione di Episcopio. Un incendio durato quasi una settimana con i residenti costretti, anche su ordinanza del sindaco Carlo Ferone, a restare  chiusi in casa per evitare di respirare le esalazioni provenienti dal sito e che è finita con una denuncia  per i reati di disastro ambientale e danni alla salute. Una delle tante situazioni delicate che ha spinto il comune a dotarsi del registro e a siglare anche un protocollo di intesa con la società Sma della Regione Campania per un monitoraggio costante delle aree a rischio come le cave e le discariche abusive presenti sul territorio di oltre cinque chilometri quadrati.

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