CASAMARCIANO- Il carisma di Raphael Gualazzi irrompe sul palcoscenico di “Scenari Casamarciano”. Tutto esaurito per lo spettacolo dell’artista marchigiano che ieri sera ha incantato il pubblico della settima edizione del festival nazionale del teatro che si svolge a Casamarciano fino al 10 settembre. Un evento nell’evento: il jazz raffinato di Gualazzi sul palcoscenico e la suggestiva scenografia di Santa Maria del Plesco hanno creato un’atmosfera travolgente che ha stregato la platea. Raphael, accompagnato per un’ora e cinquantacinque da una band composta da sei elementi, ha riproposto i brani del suo Love Life Peace Tour e, senza fermare mai la melodia del suo piano, ha scaldato la notte di “Scenari Casamarciano”.
Da “Lotta things” al tormentone “L’ estate di John Wayne” passando per “Lady O” e “Mondello beach”, da “Reality and fantasy” a “Un mare di luce”, Gualazzi ed i suoi eclettici polistrumentisti hanno messo in scaletta i maggiori successi del Love Life Peace Tour e realizzato uno show che ha travolto il pubblico, inchiodato dalla bravura del musicista e cantautore urbinate e dalla verve della sua band. L’eclettismo, il talento e l’ ironia di Gualazzi hanno tenuto banco insieme alla grande maestria col pianoforte, riuscendo a strappare applausi a scena aperta nel corso delle quasi due ore di concerto. A fine serata, il musicista ha ricevuto il premio “Scenari Casamarciano” dalle mani del sindaco di Casamarciano Andrea Manzi.
Archiviato il concerto di Raphael Gualazzi, “Scenari Casamarciano” prosegue con le ultime due serate. Questa sera (sabato 9 settembre) sul palcoscenico di Santa Maria del Plesco saliranno gli attori della Compagnia amatoriale Proloco Hyria di Casamarciano che chiuderà la rassegna teatrale con “Le bugie con le gambe lunghe” per la regia di Giovanni Cavaccini. Domenica 10 settembre, chiusura con il gran gala. I presentatori Veronica Maya e Pietro Pignatelli animeranno una serata ricca di sorprese ed ospiti come Mariangela D’Abbraccio, madrina della manifestazione, Massimo Dapporto e Paola Pitagora (cui andrà il premio alla carriera), Francesca Nunzi e Marco Simeoli, il sassofonista Peppe Russo ed il maestro Angelo Caldarelli.