venerdì, Aprile 19, 2024
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Cavalcavia A16 chiuso, bloccato il casello di Baiano

SPERONE (Bianca Bianco- Il Mattino)- Sperone chiama, Autostrade per l’Italia risponde ma solo a metĂ . Circa quaranta tra agricoltori, amministratori e privati cittadini ieri mattina hanno bloccato per  dieci minuti il casello di Baiano della A16 Napoli- Canosa per protestare contro il sequestro dei cavalcavia numero 20 e 22 in atto da ormai quattro mesi perchĂ© a rischio crollo secondo una perizia ordinata dalla Procura di Avellino. Una manifestazione pacifica che ha coinvolto gli organizzatori del neonato Comitato civico e creato disagi per circa un paio di ore agli automobilisti sulla Nazionale delle Puglie, al solito trafficatissima di domenica. E mentre con trattori, fuoristrada ed auto imbandierate sfilava il corteo di manifestanti, il deputato di Scelta Civica Angelo Antonio D’Agostino ha reso pubblica la comunicazione ricevuta dall’amministratore delegato di societĂ  Autostrade Giovanni Castellucci. Il parlamentare aveva sollecitato Castellucci a dare una risposta sul caso del cavalcavia ed in particolare sulla condizione di una delle aziende che dal 5 giugno scorso è isolata perchĂ© il viadotto numero 22 è l’unica via di accesso alla zona industriale, la Euronut. L’ad di Autostrade ha risposto con una mail ricordando a D’Agostino che “all’inizio del mese di agosto Autostrade per l’Italia ha presentato istanza di dissequestro, sulla base di relazioni tecniche relative al viadotto chiuso dalla magistratura. Successivamente la societĂ  avrebbe attivato ulteriori approfondimenti, a cura di un docente universitario, che saranno trasmessi alla Procura per le determinazioni del caso”. Una risposta ritenuta “deludente” dal politico di Scelta Civica che commenta: “Mancano ancora risposte che servano concretamente a risolvere un problema che rischia di penalizzare fortemente una delle realtĂ  piĂą significative della piccola e media impresa irpina. Spero che tutte le istituzioni si adoperino fattivamente affinchĂ© in tempi rapidissimi la Euronut venga messa nella condizioni di continuare ad operare, mantenendo gli attuali livelli occupazionali e continuando a sostenere l’economia irpina che si caratterizza per una ricca produzione corilicola”. Da quando il cavalcavia numero 22 è chiuso, infatti, la Euronut ha affrontato enormi problemi logistici e di produzione che potrebbero comportare a breve la messa in cassa integrazione dei dipendenti. Ed a soffrire sono anche i contadini che hanno i loro terreni al di lĂ  del ponte e che ieri, sui loro trattori e fuoristrada, hanno messo in atto una azione dimostrativa lungo la principale arteria del Baianese insieme ad alcuni consiglieri comunali di minoranza tra cui il capogruppo Franco Vittoria. Dopo essere partiti dal campo sportivo di Sperone, i quaranta manifestanti hanno percorso a passo d’uomo la Nazionale fino ad arrivare al casello di Baiano e qui, intorno alle 11,30, hanno sbarrato il passo alle auto che uscivano e si immettevano. Dieci minuti di caos,  tra clacson e slogan, terminati poi con il ritorno della colonna di mezzi dinanzi al Comune di Sperone. “Una protesta pacifica che vuole essere un primo segnale per le istituzioni- ha dichiarato Franco Vittoria al termine della mattinata di contestazione-. Intanto continuiamo l’occupazione della sala consiliare del Comune, in atto da nove giorni, ma da domani ci rimetteremo al lavoro affinchĂ© al silenzio di Autostrade risponda una nuova nostra iniziativa. La protesta deve crescere finchĂ© non avremo risposte chiare”. Risposte che potrebbero arrivare questa settimana. Dopo il summit in Prefettura, la societĂ  autostradale ha assicurato che a breve verrĂ  depositata la proposta di soluzione da sottoporre ai magistrati per riaprire il cavalcavia. Questione di giorni, se non di ore, per sbloccare una vicenda complicata che vede indagati due dirigenti di Autostrade per omessa manutenzione. Una strada di uscita, se c’è, sarĂ  imboccata questa settimana. Viceversa, aziende e contadini resteranno nel vicolo cieco della burocrazia.

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