sabato, Ottobre 12, 2024
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Fuoco contro rivali e strage familiare mancata, arrestato uomo dei Casalesi

CASERTA- Strage familiare scampata, in cella il 40enne Gabriele “Massimo” Brusciano. L’uomo, già in carcere e considerato affiliato ai casalesi, è accusato di avere preso parte al gruppo di fuoco che nel 2008 tentò l’omicidio di Salvatore Orabona e Pietro Falcone con le rispettive famiglie. Le motivazioni del duplice tentato omicidio sono da ricondurre nell’ambito della “strategia del terrore” attuata dal clan “dei casalesi”, diretta dalla frangia facente capo al sanguinario Giuseppe Setola. In effetti i due bersagli, anch’essi gravitanti nell’area della criminalità organizzata operante nel territorio casertano, erano oramai entrati in rotta con il gruppo Setola e per questo dovevano essere eliminati. Quindi la sera del 12 dicembre 2008 il  commando, composto da 8 persone, tra cui Brusciano, armati di pistole e Kalashnikov, si recarono prima nei pressi dell’abitazione di Orabona e con il pretesto di offrirgli una torta ed una bottiglia di champagne provarono a tendergli una trappola. Non riuscendo nel loro intento per l’inaspettato comportamento della vittima designata, che intuito il pericolo evitò di portarsi al cospetto dei killer riparandosi nell’abitazione, esplosero al suo indirizzo numerosissimi colpi d’arma da fuoco che però non lo attinsero. Subito dopo il primo attentato si diressero verso il secondo obiettivo, Falcone. In tale circostanza il commando, a causa di un errore nella individuazione dell’abitazione di quest’ultimo, esplose una serie impressionante di colpi d’arma da fuco all’interno dell’appartamento dove dimorava una famiglia del tutto estranea alle logiche criminali, così da ferire gravemente una donna.

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