domenica, Ottobre 6, 2024
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Smantellata una piazza di spaccio a piazza Garibaldi

Gli uomini della Polizia di Stato del Commissariato Vicaria Mercato unitamente a quelli dell’Ufficio Prevenzione Generale hanno arrestato stanotte Bennardo Angelino, ventinovenne di Maddaloni,  pregiudicato, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. In occasione degli incessanti servizi di controllo del territorio predisposti nell’area di Piazza Garibaldi e zone adiacenti, finalizzati al contrasto alle attività illegali, criminalità diffusa e  tutti i fenomeni di degrado urbano, i poliziotti del Commissariato Vicaria Mercato hanno notato due giovani nei pressi del portone dello stabile ubicato in via Padre Ludovico da Casoria, che cedevano, dietro compenso di soldi, alcune bustine di cocaina ad un ragazzo. Avvedutisi della presenza dei poliziotti, i due si davano a precipitosa fuga e iniziavano a salire le scale dello stabile cercando la via di fuga dal terrazzo dell’edificio. Dopo un rocambolesco inseguimento l’Angelino veniva bloccato. Nelle sue tasche venivano rinvenute 3 bustine in cellophane contenenti cocaina, per un peso di 0,61 grammi. Controllato il vano sottotetto dello stabile, nonostante la totale oscurità ed il numeroso materiale di risulta, all’interno di due buste separate, ben occultate sotto delle travi di legno, venivano rinvenute due pistole semiautomatiche, una marca Astra A90 Inox calibro 9×21 corredato di caricatore contenente 12 cartucce, ed una pistola semiautomatica Sil Saver P220 calibro 45, corredata di caricatore contenente 6 cartucce S&B 45 Auto. Inoltre si rinveniva un piccolo cartoncino con all’interno un bilancino di precisione di colore bianco/nero e numerose bustine in cellophane pronte al confezionamento. L’altro spacciatore nel corso dell’inseguimento all’interno del palazzo si era rintanato all’interno di una abitazione, la cui porta, chiusa a chiave dall’interno anche con l’ausilio di un chiavistello in ferro, veniva aperta solo con l’ausilio dei Vigili del Fuoco. All’interno dell’abitazione, la cui finestra era rimasta aperta e dalla quale era verosimilmente fuggito l’uomo, venivano rinvenuti un contamonete elettronico, la somma di circa 3000 euro in contanti suddivisi in moneta spicciola e banconote di piccolo taglio, un televisore  al quale erano collegate diverse telecamere posizionate in diversi punti dell’androne dello stabile e su via Padre Ludovico da Casoria e zone limitrofe. Il giovane acquirente, a cui veniva contestata la violazione amministrativa di cui all’art.75 del D.P.R. 309/1990,  confermava che da anni si riforniva sotto quello stabile dai due giovani, dei quali l’Angelino veniva immediatamente condotto presso le camere di sicurezza della locale Questura in attesa del rito direttissimo.

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